Emergenza cinghiali: la Regione boccia la gestione delle Province

Emergenza cinghiali: la Regione boccia la gestione delle Province
TRIESTE - «L’attuale sistema della caccia suddiviso per province dimostra che non c’è omogeneità di azione sul territorio regionale e questo non è un dato positivo»....

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TRIESTE - «L’attuale sistema della caccia suddiviso per province dimostra che non c’è omogeneità di azione sul territorio regionale e questo non è un dato positivo». Così l'assessore regionale Paolo Panontin si è espresso questa mattina in 4.Commissione del Consiglio regionale sulla questione dei cinghiali e dei danni che causano all'uomo e all'agricoltura.


La necessità è quella di creare una situazione omogenea tra le Province, per questo il Consiglio regionale sarà presto interessato con un provvedimento per il trasferimento della Polizia provinciale al Corpo forestale regionale, come sezione specifica e dunque con una gestione in deroga per intervenire dove quella ordinaria non basta. A quel punto, la squadra sarà più numerosa e più efficace negli interventi.

C'è poi il problema dello smaltimento della carne: un elemento fondamentale «è dare gambe al progetto della filiera, della macellazione e della vendita controllata delle carni abbattute. Potrebbe portare dei guadagni utili al risarcimento dei danni». Da non sottovalutare neanche il fatto che in Slovenia vige un sistema diverso: a fronte di una maggiore pressione venatoria oltreconfine i cinghiali confluiscono in Friuli Venezia Giulia dove hanno vita più facile. L'abbattimento in deroga, quindi, per la Regione è assolutamente necessario. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino