Al via le Giornate del cinema muto tra la Garbo e Il ladro di Bagdad

PORDENONE - È un programma che emoziona quello delle Giornate del Cinema Muto di Pordenone, al via sabato 1 ottobre a Pordenone e in programma fino a sabato 8...

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PORDENONE - È un programma che emoziona quello delle Giornate del Cinema Muto di Pordenone, al via sabato 1 ottobre a Pordenone e in programma fino a sabato 8 ottobre. Il nuovo direttore del festival Jay Weissberg ha annunciato l'intenzione di appassionare al cinema muto un pubblico sempre più ampio, convinto che molti film di ieri parlino ed emozionino più di tanto cinema contemporaneo.

 
Ancora oggi ci meravigliano la bellezza immortale di Greta Garbo, che ritroveremo sul grande schermo delle Giornate del Muto in The Mysterious Lady di Fred Niblo, il film inaugurale (sabato 1ottobre alle 20.30 al Teatro Verdi), e il fantastico oriente del Ladro di Bagdad (spettacolo finale, sabato 8 ottobre alle 20.30, interpretato da Douglas Fairbanks, a cui è dedicato anche il manifesto delle Giornate). Entrambe le proiezioni saranno accompagnate dall'Orchestra San Marco di Pordenone, diretta rispettivamente da Carl Davis - graditissimo ritorno alle Giornate - e da Mark Fitz-Gerald, che ha compiuto un importante lavoro di recupero della partitura originale del 1924 di Mortimer Wilson per Il ladro di Bagdad. Il film suggella la rassegna dedicata allo scenografo William Cameron Menzies, il primo vincitore dell'Oscar per la categoria.

Tra gli altri eventi spicca l'appuntamento di metà settimana, mercoledì 5 ottobre, Monte-Cristo (1929) adattamento cinematografico ad opera di Henri Fescourt del romanzo di Alexander Dumas padre, la prima imponente - anche sotto il profilo economico - trasposizione del capolavoro letterario che negli anni a venire ispirerà molte altre volte il cinema.

Il matrimonio di Venezia col cinema festeggia i 120 anni. I primi cameramen Lumière giunsero in Laguna probabilmente fra maggio e luglio del 1896, realizzando - fra gli altri - Arrivée en gondole, Tramway sur le Grand Canal e Pigeons sur la Place Saint-Marc, già quasi una mini-fiction. A questi primi film si affianca Eine venezianische Nacht (Notti veneziane, 1913), rielaborazione cinematografica di una pantomima realizzata dal grande regista teatrale tedesco Max Reinhardt che, girando dal vero in esterni e in interni, con felici intuizioni e sperimentazioni sottili ci mostra una altrettanto affascinante Venezia "minore".

Nel programma del festival anche un'importante rassegna sul cinema muto polacco di cui è sopravvissuta una piccola parte dopo la distruzione degli archivi nella seconda guerra mondiale. Testimonial d'eccezione dell'evento sarà il regista Krzysztof Zanussi, nato a Varsavia ma la cui famiglia è originaria del Friuli.

Fra le tante proposte, particolarmente curiosa e tempestiva per il suo legame con l'attualità, è la rassegna dedicata alle elezioni presidenziali americane tra il 1896 e il 1924, i cui protagonisti sono i presidenti William Mckinley, Theodore Roosevelt, Warren Harding e Calvin Coolidge. Info e programma sul sito della rassegna.

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Il Gazzettino