Cimiteri pieni a Ponte San Nicolò, 70 defunti da disseppellire per scongiurare il collasso

Cimitero (foto Pexels - Pixabay)
PONTE SAN NICOLÓ (PADOVA) - Crollano le nascite, aumentano i decessi, il comune di Ponte San Nicolò corre ai ripari. Obiettivo dichiarato, scongiurare il collasso...

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PONTE SAN NICOLÓ (PADOVA) - Crollano le nascite, aumentano i decessi, il comune di Ponte San Nicolò corre ai ripari. Obiettivo dichiarato, scongiurare il collasso dei cimiteri del paese. Il comune di Ponte San Nicolò, attraverso l'assessore ai Lavori pubblici Enrico Rinuncini ha programmato 70 estumulazioni ordinarie per quei defunti che si trovano al camposanto da oltre 30 anni. L'attività riguarderà i tre cimiteri di Ponte San Nicolò: il camposanto del capoluogo, quello di Roncaglia Rio e quello di Roncajette.

A spiegare la procedura è stato proprio Rinuncini: «Nei prossimi giorni andremo a contattare tutte quelle famiglie che hanno acquistato il loculo oltre trent'anni fa e le metteremo di fronte a questa prospettiva in modo tale che possano organizzarsi. Per ovvi motivi non verrà messa fretta a nessuno, ma allo stesso tempo siamo intenzionati a portare avanti questa procedura per non incorrere in problemi di sovraccarico dei nostri luoghi sacri, dove riposano i nostri morti». Rinuncini è entrato nello specifico: «Come purtroppo è capitato nel recente passato in altri comuni del padovano, è forte il rischio che queste strutture vadano in sofferenza, che manchino i posti per seppellire i nostri cari. Ebbene, tutto questo sul piano psicologico, non fa altro che portare ulteriore dolore a chi già deve piangere una persona cara».
«Noi non vogliamo arrivare a questo e prima che la situazione diventi incontrollabile abbiamo scelto di correre ai ripari
». L'assessore ha chiuso con un appello: «La speranza è che le nostre sollecitazioni alle famiglie interessate dalle estumulazioni vengano accolte positivamente e vi sia la massima collaborazione. Tutto questo per garantire a tutti i nostri paesani una degna sepoltura e alla rispettive famiglie la possibilità di portare un fiore al familiare in un luogo idoneo». 

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Il Gazzettino