Il cimitero cade a pezzi: il Comune chiude l'ingrresso principale

Una grata di metallo impedisce l'accesso al cimitero che sta cadendo a pezzi
Da oltre due settimane è vietato l’accesso al cimitero di San Pietro, tramite il varco principale, posto a sud. Lo stabilisce un’apposita ordinanza del sindaco,...

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Da oltre due settimane è vietato l’accesso al cimitero di San Pietro, tramite il varco principale, posto a sud. Lo stabilisce un’apposita ordinanza del sindaco, Manuel Casanova Consier. L’urgente misura è stata firmata dopo il cedimento dei pilastri d’ingresso. Per entrare nel camposanto è disponibile la nuova entrata, a nord est, al termine della ripida salita, peraltro frutto di un progetto che non ha mai pienamente convinto i cittadini. Tuttavia, data la sua realizzazione, fino alla completa sistemazione del muro meridionale, sarà possibile usufruirne.


IL DIVIETO
L’ordinanza di chiusura è finalizzata a scongiurare situazioni pericolose per i visitatori, qualora si verificassero dei crolli, e a consentire l’esecuzione dei lavori in piena sicurezza. Dopo la stagione invernale è infatti evidente la presenza di fessurazioni importanti e di segni di ribaltamento in corrispondenza dei piloni del cancello. A seguito delle piogge di maggio la situazione si è ulteriormente aggravata. Nel frattempo il Comune ha avviato la procedura per l’appalto per la riabilitazione e il rinnovo della struttura perimetrale, valevoli per il secondo stralcio, per una spesa complessiva prevista di 54.400 euro, di cui 40.300 per i lavori a base d’asta e i relativi costi della sicurezza. Intanto la sistemazione dell’area di Pian da Rin sta assumendo una tempistica quasi decennale. Il progetto ha cominciato a prendere piede nel giugno del 2012, quando la giunta comunale del sindaco Silvano Pontil Scala deliberò il primo piano preliminare, per sistemare, in particolare, proprio i muri perimetrali con evidenti segni di collassamento. 


IL PRECEDENTE
Gli allora amministratori sostennero che la situazione fosse talmente precaria da comportare, da una parte, un pericolo per la pubblica utilità e, dall’altra, l’impedimento all’accesso in varie zone, con prevedibili conseguenze per le normali inumazioni e visite dei famigliari. Nel 2015 il nuovo governo di Villa Poli, guidato da Elisabetta Casanova Borca, approvò un secondo progetto preliminare, rivisto dopo il tempo trascorso e considerando le “proprie” priorità, e dopo tre anni, poco prima di Vaia, il cantiere aprì i battenti, sorprendendo i cittadini per l’ingente scavo attorno al cimitero, voluto con l’obiettivo di realizzare una nuova, discutibile, strada di accesso da est, insieme alla demolizione della parte posta a nord e ricostruzione a quasi tre metri più a monte.


NEL MIRINO


L’obiettivo primario resta, comunque, rendere più decoroso e sicuro il camposanti a Pian Da Rin, la cui critica situazione è evidente a chiunque si rechi nell’area a margine del paese e si commenta da sola: si tratta di sistemare e rinnovare l’intero limite esterno così come l’interno. A richiedere un’urgente sistemazione sono, infatti, anche i percorsi tra le tombe, le gradinate e la croce in ferro battuto, con le pericolanti e rotte parti in vetro, posta alla sommità della scalinata, che si trova al centro dell’area cimiteriale. 

 

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Il Gazzettino