Bara scomparsa, il Comune chiude il cimitero per trovarla

Il cimitero di Azzano
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AZZANO - "Si informa che nella giornata di lunedì 27 aprile il cimitero di Azzano rimarrà chiuso al pubblico in quanto verranno eseguiti lavori di manutenzione". Questo si legge nei cartelli affissi all'esterno del camposanto, firmati dal responsabile comunale.


Dal Comune spiegano che si tratta con ogni probabilità di manutenzioni, ma nessuno sa dire quali. Ma fonti sicure spiegano invece che la chiusura ha a che fare con il caso spinoso, il giallo della sparizione di una salma, mai più trovata, e sulla quale forse proprio lunedì si farà luce. Almeno questo è l’auspicio.

Una storia triste e grottesca, ancora senza epilogo, che ha visto suo malgrado protagonista una famiglia residente in periferia che desidera rimanere anonima. Il papà è morto una decina di anni fa e ogni giorno i figli sono andati in cimitero a pregare su quella tomba, certi che al suo interno ci fosse il corpo del familiare. E lo hanno fatto fino allo spostamento della salma in un loculo provvisorio, per i lavori di ristrutturazione della vecchia scalinata del cimitero del capoluogo.

Ma in quella bara c’era un'altra persona. Ed è stato proprio al momento del trasferimento che il figlio, presente alle operazioni, ha fatto la terribile scoperta: la bara non era quella di suo padre. Una vicenda molto grave, oltre che dolorosa per tutta la famiglia. Si pensa che con ogni probabilità ci sia stato uno scambio di bare da un loculo all'altro. A quanto sembra l'unica spiegazione plausibile in questo caso è l'errore.

«Trovate nostro padre», hanno più volte ripetuto i figli. La famiglia non vuole parlare di questa delicata vicenda. Ieri il figlio al telefono ha precisato che «nessuna denuncia è stata fatta in merito» e ha affermato che «la vicenda si sta risolvendo». Era stata la nuora ad ammetterea che «è vero, c'è stato un disguido. Siamo fiduciosi che tutta si risolva a breve».


Nel frattempo il responsabile dell'ufficio Progettazione Lavori pubblici, Stefano Re, solo un anno fa aveva assicurato: «Andrò a fondo della delicata questione, e se qualcuno ha sbagliato pagherà». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino