Prima pietra del tratto polesano della ciclovia del Po: il turismo avrà il VenTo in poppa

Le cerimonia dell'avvio dei lavori della ciclovia VenTo
LOREO - La Ciclovia VenTo prende il via. Nel doppio impegno della mattinata di ieri a Loreo, Elisa De Berti, vice presidente del Veneto e assessore alle infrastrutture e...

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LOREO - La Ciclovia VenTo prende il via. Nel doppio impegno della mattinata di ieri a Loreo, Elisa De Berti, vice presidente del Veneto e assessore alle infrastrutture e viabilità, ha assistito alla cerimonia della posa della prima pietra del primo lotto funzionale della Ciclovia di interesse nazionale VenTo sull’argine della conca Adige Loreo, sull’idrovia Po-Brondolo. A suggellare l’avvio dei lavori la firma della pergamena da parte di De Berti, del presidente di Veneto Strade, Marco Taccini, che ha seguito il progetto, del presidente della Provincia di Rovigo, Enrico Ferrarese, dei sindaci di Loreo, Rosolina e Chioggia, alla presenza degli amministratori del territorio, dell’assessore regionale Cristiano Corazzari, dei consiglieri Marco Dolfin, Erika Baldin e Laura Cestari, di membri della Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta). Il sindaco della Città metropolitana Luigi Brunaro e il presidente Zaia hanno inviato messaggi di saluto. La pergamena sottoscritta è stata quindi interrata in un pozzetto all’avvio del percorso.



LA CERIMONIA 

Inizia così a concretizzarsi il disegno della ciclovia VenTo, un progetto del Politecnico di Milano per la realizzazione di una dorsale cicloturistica da Torino a Venezia, lungo tutta l’asta del Po, per un percorso di 702 Km, che attraversa quattro regioni (Piemonte, Lombardia Veneto ed Emilia Romagna), 12 province e 120 comuni. Il Veneto è interessato per 101 chilometri complessivi dai quali, una volta compiuti, potranno trarre impulso il turismo di visitazione e le attività connesse.
Il tratto inaugurato ieri si estende per 14,4 Km, da Loreo a Chioggia, passando per Rosolina e dando la possibilità ai cicloturisti di raggiungere Porto Viro e Cavanella d’Adige. Il percorso di sviluppa lungo il Po di Levante, il Po di Brondolo e prosegue lungo l’argine destro dell’Adige per attraversarlo in corrispondenza dello sbarramento contro la risalita del cuneo salino. In sinistra Adige continua ancora per un breve tratto fino a punta Busiola. Alcuni tratti della strada sterrata esistente verranno allargati fino a 3,5 metri e asfaltati. Dove il percorso si fa promiscuo, la velocità degli automezzi verrà ridotta a 30 Km/h e realizzata la segnaletica orizzontale e verticale. Per il superamento della Romea si sfrutta il sottopasso esistente. Il costo dell’intervento, affidato per la realizzazione all’impresa di costruzioni Cm di Campolongo Maggiore, richiederà un importo di 1,2 milioni di euro per il primo stralcio e una spesa complessiva di 2,2 milioni da fondi ministeriali e regionali.

TURISMO LENTO 


A mettere in evidenza il valore dell’infrastruttura per il turismo è intervenuto il presidente di Veneto strade, Marco Taccini, mentre Moreno Gasparini, presidente del Parco del Delta e sindaco di Loreo, parlando per i colleghi di Rosolina Michele Grossato e di Chioggia, Mauro Armelao, ha ricordato come oggi più che mai vanno date gambe alle interconnessioni per favorire il turismo lento e la visitazione del territorio e stimolare lo sviluppo del sistema economico locale. Per Enrico Ferrarese l’opera porterà visibilità e darà spinta a un’area ricca di peculiarità che ne costituiscono la ricchezza visibile, visitabile e vivibile da tutti. Anche per Laura Cestari, attenta ai temi della mobilità lenta e della sostenibilità, VenTo avrà ricadute positive sul territorio. Infine, prima di apporre la sigla sulla pergamena, Elisa De Berti, ha constatato come la ciclovia rappresenti una straordinaria forma di promozione. Un vero biglietto da visita per l’ambiente, per il quale ha esortato a provvedere ad una puntuale manutenzione, prima da dare appuntamento tra un anno per l’inaugurazione del primo tratto.
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Il Gazzettino