In arrivo 6,8 milioni per la ciclovia lungo il Po di 23 km da Polesella al Delta

In arrivo 6,8 milioni per la ciclovia lungo il Po di 23 km da Polesella al Delta
Continua ad ampliarsi la ciclovia Vento che collega Venezia a Torino con un importante tassello che interessa il Polesine. Il decreto firmato dai ministri delle Infrastrutture e...

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Continua ad ampliarsi la ciclovia Vento che collega Venezia a Torino con un importante tassello che interessa il Polesine. Il decreto firmato dai ministri delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, della Cultura, e del Turismo, destina al Veneto oltre 37 milioni per la realizzazione di circa 84 chilometri di ciclovie turistiche, per lavori dal 2021 al 2026. Questa tranche specifica va a interessare una sessantina di chilometri che corre per buona parte in provincia di Rovigo, dove entra a Polesella, costeggia il Po fino a Bottrighe (coincide con la Sinistra Po) e quindi punta verso l'Adige che poi attraversa in direzione Venezia in territorio di Rosolina.

MOBILITÀ SOSTENIBILE

Le ciclovie di interesse nazionale oggetto di finanziamento in Veneto sono cinque: oltre alla Vento, Sole, Adriatica, Garda e Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia. Il piano di riparto indicato nel decreto ha previsto risorse per 6 milioni e 786mila euro per realizzare altri 23 chilometri sulla Vento. «Queste risorse sono frutto di un grande lavoro di concertazione sui tavoli ministeriali, condiviso con le altre regioni, che ci consente di proseguire nell'esecuzione di gran parte dei lotti funzionali delle ciclabili in programma», ha commentato la vicepresidente e assessore alle Infrastrutture e trasporti Elisa De Berti. Nei prossimi mesi inizieranno le attività di progettazione definitiva ed esecutiva dei lotti funzionali per ciascuna delle cinque ciclovie, che saranno predisposte dalla Regione tramite la società Veneto Strade e che verranno condivise nei tavoli interregionali istituiti per ciascuna ciclovia, con le Regioni interessate di volta in volta dai tracciati. I progetti dovranno garantire il rispetto dei caratteri storico-culturali e paesaggistici nonché, con riferimento alla configurazione della singola ciclovia nel suo sviluppo complessivo, la omogeneità tecnica e architettonica, compatibilmente con i caratteri degli ambiti territoriali attraversati. Una volta approvati i progetti dal ministero, potranno partire i lavori, presumibilmente in agenda per primi mesi del 2023. «Si tratta di un salto di qualità - commenta la consigliera regionale Laura Cestari - per un intervento molto complesso e articolato su cui anche la Regione scommette e che potrà portare a un rilancio definitivo del Polesine». In attuazione di quanto stabilito dal Pnrr per la mobilità dolce, il Mims ha assegnato a regioni e provincia autonoma di Trento 400 milioni di euro per realizzare almeno 1.235 chilometri aggiuntivi di ciclovie, appartenenti alle dieci piste turistiche nazionali. «Siamo destinatari di un importante investimento che avrà delle ricadute positive anche dal punto economico per il Veneto e le aree attraversate dagli itinerari. La Regione - ha concluso De Berti - punta su opere in perfetta simbiosi con il territorio circostante e crede molto sulla ciclabilità come forma di mobilità sostenibile e di fruizione turistica». 

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Il Gazzettino