Ciclisti sbagliano strada in discesa: finiti in zona pericolosa mollano le bici

Ciclisti sbagliano strada in discesa: finiti in zona pericolosa mollano le bici
GEMONA DEL FRULI - La stazione di Udine del Soccorso Alpino è intervenuta a partire dalle 15.30 a Gemona per soccorrere due ciclisti friulani in difficoltà alle...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

GEMONA DEL FRULI - La stazione di Udine del Soccorso Alpino è intervenuta a partire dalle 15.30 a Gemona per soccorrere due ciclisti friulani in difficoltà alle pendici del Monte Glemine, poco sopra l'abitato di Gemona.

I due ciclisti, partiti da Udine con le biciclette elettriche, stavano rientrando lungo il Sentiero naturalistico Silans - L. di Ospedaletto che avrebbe dovuto condurli nuovamente in strada nei pressi della galleria di Gemona ma hanno imboccato una traccia sbagliata in discesa che li ha condotti in un punto pericoloso sopra i salti di roccia della falesia del Glemine. Questo punto è stato già in passato più volte teatro di soccorsi con dinamiche simili.

I due ciclisti friulani, del 1961 e del 1981, hanno chiamato i soccorsi dopo aver abbandonato le biciclette nel tentativo di trovare una via di uscita cercando la traccia originale, finché hanno desistito. Sul posto, già noto ai soccorritori, sono arrivati sei tecnici del Soccorso Alpino: tre di loro hanno riaccompagnato i ciclisti sul sentiero corretto, prima risalendo 300 metri di dislivello e poi traversando a mezza costa; gli altri tre soccorritori hanno recuperato fino a poco fa, con le torce frontali anche le biciclette, calandole lungo la parete con le corde con quattro calate da una cinquantina di metri.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino