Ciclista investito da un'auto mentre si allena, paura per Matteo Fantuz

Investito da un'auto mentre si allena in bici, ferito Matteo Fantuz di San Fior
SAN FIOR (TREVISO) - Giovane ciclista investito da un’auto durante l’allenamento: «Uno spavento grande, me la sono vista davvero brutta». Sono le...

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SAN FIOR (TREVISO) - Giovane ciclista investito da un’auto durante l’allenamento: «Uno spavento grande, me la sono vista davvero brutta». Sono le poche parole di Matteo Fantuz, 16 anni, corridore Juniores di San Fior vittima di un incidente stradale giovedì scorso che per pura fatalità non si è trasformato nell’ennesima tragedia. «Matteo è tornato a casa già giovedì pomeriggio - afferma Fabio Camerin il direttore sportivo - dopo gli accertamenti all’ospedale di Conegliano, per fortuna nessuna grave conseguenza». Matteo Fantuz, corridore Juniores tesserato per la Work Service (Esordiente alla Sanfiorese a Allievo alla Sacilese), è stato investito da una auto guidata da una donna mentre si allenava. Work Service è il team padovano per il quale correva anche il povero Davide Rebellin. Matteo (papà Andrea ex Dilettante ai tempi della De Nardi, mamma Silvia segreteria della Sanfiorese) era da poco uscito da casa, a San Fior, dove abita, in sella alla sua bici da corsa per l’allenamento quotidiano. Stava pedalando sul lato destro della carreggiata quando è stato affiancato da una autovettura che percorreva la stessa direzione ma pochi attimi dopo ha svoltato verso destra tagliandogli la strada e rendendo inevitabile l’impatto.

La caduta rovinosa a terra, le ferite di Matteo Fantuz

Matteo è rotolato a terra, riportando diverse contusioni su tutto il corpo, soprattutto sulla parte alta, braccia e schiena. Trasportato all’ospedale di Conegliano per gli esami radiografici, è stato anche evidenziata una microfrattura composta al seno mascellare sinistro. Per il ragazzo trevigiano che compirà 17 anni il prossimo 27 maggio, sarà necessario un periodo di riposo forzato prima di tornare in sella. Una grande paura, delle contusioni, ma per Matteo anche una grande paura. Purtroppo anche nella Marca le strade sono sempre molto trafficate e c’è sempre meno rispetto per chi va in bicicletta. Come più volte sottolineato anche dal presidente provinciale della Fci, Giorgio dal Bo: «E' necessario aumentare nella nostra provincia la cultura del rispetto per chi si muove in bicicletta, sia per lavoro che per divertimento o passione. Stiamo lavorando affinché il territorio trevigiano sia a completa vocazione ciclistica. E per questo abbiamo intavolato dei progetti con la Unione Ciclistica Internazionale perché Treviso e la sua provincia diventino parte integrante di un grande progetto a forte vocazione ciclabile e ciclistica. Si parla tanto di green, di cultura dell’ambiente. Cosa c’è di meglio della bicicletta che non inquina e fa bene alla salute?».

L'attesa per il ritorno in sella

Ad attendere Matteo Fantuz, ora, ci sarà un periodo di riposo forzato ma il team Work Service continuerà a seguire da vicino il ragazzo trevigiano come confermano le parole dell’altro direttore sportivo, Matteo Berti. «Matteo fa parte della nostra squadra solo da pochi mesi ma si è già ambientato e inserito bene nel gruppo. Non vediamo l’ora di averlo nuovamente a disposizione: ora per lui il primo obiettivo è quello di recuperare pienamente dall’infortunio per tornare a programmare insieme alla squadra i prossimi traguardi. E’ un ragazzo forte e di talento, sono certo che saprà riprendersi al meglio e che tornerà ad essere protagonista nel cuore della stagione».

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Il Gazzettino