Gita in bici, poi arriva la tempesta: ciclista veneziano prigioniero tra gli alberi crollati

Belluno. Gita in bici, poi arriva la tempesta: ciclista prigioniero tra gli alberi crollati
BELLUNO - Attorno alle 15 la Centrale del 118 è stata allertata da un ciclista bloccato in mezzo agli alberi crollati a terra sul Col Visentin. Partito con la propria...

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BELLUNO - Attorno alle 15 la Centrale del 118 è stata allertata da un ciclista bloccato in mezzo agli alberi crollati a terra sul Col Visentin. Partito con la propria mountain bike dal piazzale del Nevegal, l'uomo, 45 anni, di Venezia, aveva fatto un lungo giro: dalla Casera, lungo tutte le creste del Visentin, fino a Pian de le Femene.


Al momento di tornare verso Tassei e Piandelmonte, il suo Gps gli aveva indicato una traccia alta per Casera Val Piana lungo un sentiero segnato rosso, con saliscendi e tratti esposti, finché si era ritrovato in mezzo agli schianti, 400 metri di diasivello più in basso rispetto a Forcella Zoppei.

Scattato l'allarme, una squadra del Soccorso alpino di Belluno è partita in jeep per poi proseguire la ricerca a piedi seguendo le coordinate Gps fornite dall'uomo. Grazie al suono del fischietto in suo possesso, i soccorritori sono poi riusciti a individuarlo tra le piante abbattute. Un soccorritore è quindi tornato al fuoristrada, l'altro ha proseguito con il ciclista aiutandolo a portare la bicicletta. I due sono riusciti a raggiungere Casera Valpiana qualche minuto prima che si scatenasse la tempesta di grandine e fulmini. Un terzo soccorritore è quindi andato a prenderli con un mezzo 4x4. L'uomo è stato infine riaccompagnato al piazzale del Nevegal alle 20. Vi ricordiamo che in tutta l'area tra Nevegal e Visentin permangono vaste zone con alberi atterra e sentieri compromessi.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino