MESTRE - Non ce l’ha fatta il ciclista che, nel novembre scorso, era andato a cozzare contro un furgone in via Moranzani. Dopo quattro mesi di coma, è morto Sandro...
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La tragedia si consumò in via Moranzani, dove aveva parcheggiato a bordo strada un furgoncino per le consegne. Golfetto andò a sbattere contro il mezzo in sosta cadendo rovinosamente a terra. L’autista del furgoncino, G.C., un altro 58enne, rientrando dalla consegna lo trovò a terra a fianco del veicolo. Le condizioni di Golfetto si rivelarono subito disperate. Ricoverato prima all’Ospedale dell’Angelo, fu in seguito trasferito al Civile di Venezia dove si è spento venerdì scorso.
Sull’incidente, avvenuto a quanto pare in assenza di testimoni, il pubblico ministero Giovanni Gasparini aveva aperto un’inchiesta. L’autista del furgoncino era finito sul registro degli indagati per lesioni colpose, reato che ora potrebbe diventare omicidio stradale. A dicembre il pm aveva affidato all’ingegner Pierluigi Zamuner l’incarico per un accertamento tecnico sulla dinamica dell’incidente. In attesa della relazione del perito, ora si dovrà valutare anche se la morte dell’uomo sia una conseguenza dell’incidente. La Procura non ha ancora concesso il nulla osta alla sepoltura ed è probabile che ora disponga l’autopsia. Proprio per stabilire se c’è stato un nesso tra morte e incidente, chiarendo anche se all’origine dell’impatto ci sia stato un qualche malore del ciclista.
La notizia della scomparsa di Sandro Golfetto ha suscitato emozione fra i compagni del Gruppo sportivo Caselle, il sodalizio ciclistico che la vittima frequentava da tempo. «Era uno dei nostri atleti più forti - dice il presidente Maurizio Caccin - Era con noi da quattro anni e partecipava sempre a tutte le nostre competizioni gran fondo. L’ultima volta era stato con noi a Jesolo», in occasione del memorial dedicato ad Andrea Pinarello, un altro cicloamatore scomparso in bicicletta. Toccante il messaggio che gli altri amici ciclisti salesi gli ha dedicato sul sito del gruppo, accanto ad alcune foto scattate durante le uscite su strada: «Ciao Sandro, sei stato per noi un grande amico, una persona meravigliosa che ci ha donato momento molto speciali. Sarai sempre nei nostri cuori quando saremo fuori a pedalare. Continuerai a farlo anche tu al nostro fianco». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino