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TARVISIO - Sono circa ventiduemila i ciclisti che, nella stagione estiva, hanno emulato le fatiche del campione sloveno Primoz Roglic, e si sono inerpicati lungo l'ultimo tratto della cronoscalata Tarvisio - Monte Lussari che dalla Val Saisera conduce fino alla sommità del borgo attraverso la strada forestale. Dopo la determina di chiusura da parte del Raggruppamento Carabinieri Biodiversità di Tarvisio contro di cui si era espresso il Consorzio Agrario Vicinia di Camporosso che - su proposta di Renzo Zanette, sindaco di Tarvisio - aveva dato la disponibilità a prendersi in carico la gestione stagionale del tracciato, lo scorso 15 giugno il percorso è stato ufficialmente aperto al pubblico. La strada forestale Val Saisera - Monte Lussari, la cui titolarità è del Fondo Edifici di Culto, è rimasta percorribile fino al 31 ottobre per un totale di 138 giorni e ventidue fine settimana consecutivi. Con il primo giorno di novembre e in attesa della prossima bella stagione, quella che ormai è conosciuta come la strada del Giro d'Italia, è stata temporaneamente chiusa. Viste le stringenti regole imposte, la Vicinia di Camporosso - in qualità di gestore - è stata impegnata non solo in costanti sopralluoghi, ma anche negli interventi di manutenzione ordinaria - pulizia delle canalette di scolo - e straordinaria come in occasione della tempesta che ha colpito la Valcanale lo scorso 20 ottobre. Un lavoro impegnativo ma che, visti i numeri, ha dato grandi soddisfazioni. Come previsto, sono stati moltissimi gli amanti delle due ruote che si sono cimentati sui circa 7 km del tracciato dove, il 27 maggio, si era imposto Roglic. Nei giorni feriali la media di passaggi giornalieri è stata pari a circa novanta ciclisti, che nei fine settimana e nei giorni festivi è schizzata a 330. A loro vanno poi aggiunte le oltre tremila persone che, viste le importanti pendenze, hanno preferito salire a piedi. I più "presenti" sono stati ovviamente i ciclisti sloveni, quasi la metà del totale, che non hanno saputo resistere al richiamo dopo aver visto le immagini di un Monte Lussari vestito a festa e "foderato" dal tricolore blu, bianco e rosso su cui campeggiava il monte Triglav. Gli italiani, regionali e non, sono stati il 35% mentre il restante 20% è composto da austriaci.
IL CONSORZIO
«Grazie alla collaborazione preventiva con gli imprenditori turistici operanti sul Monte Lussari, PromoTurismo FVG, il Comune di Tarvisio e i vari Enti titolati ad avere l'accesso alla strada - spiega Maurizio Lattisi, presidente del Consorzio Agrario Vicinia di Camporosso - non si sono registrate problematiche di sorta.
Il Gazzettino