Viale Vittorio Veneto, le due piste ciclabili più sicure: «Duecento metri di tracciato bidirezionale»

Viale Vittorio Veneto, le due piste ciclabili più sicure: «Duecento metri di tracciato bidirezionale»
TREVISO - La nuova versione di viale Vittorio Veneto prevede due piste ciclabili monodirezionali, una che porta verso Treviso e una verso Villorba, che si riuniscono in una...

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TREVISO - La nuova versione di viale Vittorio Veneto prevede due piste ciclabili monodirezionali, una che porta verso Treviso e una verso Villorba, che si riuniscono in una bidirezionale all’altezza della chiesa di Santa Maria del Rovere e da via Ugo Bassi a via Gasparinetti. Il progetto di fattibilità, approvato a fine giugno dalla giunta, è stato diffuso ieri tra i consiglieri di maggioranza. E, per la prima volta, è stato possibile vedere dei disegni di come sarà il nuovo viale, che costerà 2,3 milioni di euro e verrà finanziato con i fondi garantiti dal progetto “Parfum”: 15 milioni di euro per creare piste ciclabili come collegamento tra i parchi e le aree verdi della città. La ciclabile di viale Vittorio Veneto è considerata strategica per unire villa Margherita alla Restera. Ma quella ereditata dall’era Gentilini, sempre contestata, non è stata ritenuta all’altezza, sarà quindi smantellata e sostituita dal nuovo progetto. 


 

LE CARATTERISTICHE
Il progetto prevede la realizzazione, lungo viale Vittorio Veneto e viale Brigata Treviso, di due piste monodirezionali di un metro e mezzo di larghezza e separate con un cordolo dalla sede stradale. A ridosso della chiesa di Santa Maria del Rovere invece la pista diventa bidirezionale per un tratto di poco inferiore ai 200 metri. Lo spazio verrà ricavato utilizzando una parte di superfice dei fossati, che non verranno però tombinati. «Sarà invece realizzata una palizzata sommersa, con pali di castagno, su cui poserà la struttura - spiega Sandro Zampese assessore ai Lavori Pubblici - le due piste saranno più sicure per i ciclisti». Nella relazione dello studio di fattibilità viene sottolineato che “Al fine di garantire la loro funzionalità nel tempo, garantendo quindi la sicurezza idraulica delle aree si prevede per tutta la lunghezza dell’intervento, quindi lungo viale Brigata Treviso e viale Vittorio Veneto la stabilizzazione delle sezioni dei fossati esistenti mediante l’apposizione di pali in castagno lunghi circa un metro e accostati al piede delle sponde”.
 

SOLUZIONI


Bocciata invece l’opzione, sempre presentata dallo studio montebellunese Tecnohabitat, che prevedeva di rifare la pista ma mantenendola bidirezionale, esattamente dove si trova adesso. Nonostante il costo inferiore (1,8 milioni di euro) la Giunta ha ritenuto troppo rischioso consentire l’incrocio di biciclette che provengono da direzioni opposte. La soluzione a “due piste” toglie un po’ di spazio alle carreggiate, potrebbe rendere meno agevole l’accostamento dei mezzi di soccorso: ma è ritenuta più sicura per i ciclisti.

 

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Il Gazzettino