Divorata dal nubifragio, la ciclabile per Dobbiaco torna nuova in 14 giorni e riapre

Il tratto di ciclabile franato il 5 agosto
CORTINA D'AMPEZZO - E’ stata riaperta la pista...

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CORTINA D'AMPEZZO - E’ stata riaperta la pista ciclabile fra Cortina e Dobbiaco, nel tratto fra Cortina e la sella di Cimabanche, a confine con il Comune di Dobbiaco. Il sindaco ampezzano Gianluca Lorenzi ha emesso un’ordinanza, con la quale revoca il suo precedente provvedimento del 9 agosto scorso, che chiudeva il tracciato per le biciclette, sulla sede della vecchia Ferrovia delle Dolomiti. A determinare il blocco del transito erano stati i danni ingenti, i dissesti idrogeologici causati dal maltempo, la notte del 5 agosto. La ciclabile era stata sommersa da colate di detriti, alcune delle quali avevano proseguito la corsa sino alla sottostante statale 51 di Alemagna e l’avevano ostruita. Questi fenomeni si erano verificati soprattutto alle pendici di Punta Fiames, Pezorìes e Pezovico. Altre frane erano scese più a nord, nella zona di Ospitale, dove l’acqua aveva eroso un tratto del vecchio sedime ferroviario, dilavato nel sottostante rio Felizon. Vicino al Lago Bianco si era formato un grosso accumulo di ghiaia, nella zona del Forame, dove sale il sentiero che porta alla via ferrata René De Pol. Infine c’erano stati danni a ridosso della sella di Cimabanche, dove l’acqua e il fango scesi da forcella Colfiedo, dalla Croda Rossa, avevano invaso e superato la statale 51 di Alemagna, raggiunto e danneggiato la ciclabile. La riapertura è avvenuta in pochi giorni, come era stato preannunciato; la celerità del’intervento è stata preziosa, nel periodo culminante della stagione turistica estiva. L’utilizzo della pista ciclabile consentirà di togliere le biciclette dalla strada statale 51 di Alemagna, così trafficata in questo periodo, e di agevolare di conseguenza, lo scorrimento dei veicoli. Per la sistemazione è stato determinante l’impegno delle maestranze dell’amministrazione comunale ampezzana, con il coordinamento di Giorgio Da Rin, assessore a sport e lavori pubblici, due settori direttamente coinvolti in questo intervento. Con le ruspe sono stati eliminati i cumuli di detriti, di ghiaia, sassi e tronchi d’albero. E’ stato poi necessario colmare le voragini scavate dall’acqua. Infine altro materiale è stato trasportato, compattato e livellato, per ripristinare il piano viabile, con l’impiego di uomini e mezzi. I mesi scorsi avevano provveduto, essi stessi, al rifacimento di alcuni ponti di legno, lungo la ciclabile, per garantire il transito più sicuro dei numerosi cicloturisti che percorrono ogni giorno la “Lunga via delle Dolomiti”, fra Pusteria, Ampezzo e Cadore, direttrice da Austria e Germania verso la pianura veneta. E’ un itinerario molto conosciuto, in Italia e all’estero, che si sta confermando, anno dopo anno, importante veicolo di promozione turistica e di richiamo di ospiti. 

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Il Gazzettino