Morto a 38 anni per choc anafilattico: ​«L'ho visto giocare con i figli poi non respirava più»

Morto a 38 anni per choc anafilattico: «L'ho visto giocare con i figli poi non respirava più»
MEOLO - «Fino a cinque minuti prima stava giocando a palla con i suoi due figli vicino alla piscina dell'hotel. Poi la sua compagna è corsa da me dicendomi...

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MEOLO - «Fino a cinque minuti prima stava giocando a palla con i suoi due figli vicino alla piscina dell'hotel. Poi la sua compagna è corsa da me dicendomi che l'uomo si stava sentendo male. Mi sono precipitato a vedere cosa stava accadendo». A descrivere gli ultimi istanti di vita del 38enne Andrea Visentin è uno dei titolari dell'Ancora Sport Hotel, l'elegante struttura a quattro stelle di Losson di Meolo, dove l'uomo stava passando una giornata di relax assieme alla famiglia. 


Padre muore davanti ai figli

«Ho visto Andrea sdraiato sul lettino. Stava male e si vedeva che faticava a respirare. Ma era cosciente. Ho chiamato subito i soccorsi che sono arrivati immediatamente - continua Francesco Fantinello - nel frattempo un'infermiera presente nell'hotel ha iniziato con i primi interventi e quando è arrivata l'ambulanza, i medici ci hanno fatto allontanare e hanno tentato di salvare Andrea. Non ce l'ha fatta. Non avrei mai pensato che un evento simile potesse finire in tragedia». Secondo una prima ricostruzione la palla con cui Andrea stava giocando insieme ai figli sarebbe finita vicino alla siepe dove si erano annidate alcune vespe. Una di queste ha punto il 38enne al collo. Non c'è stato nulla da fare. L'uomo è deceduto per choc anafilattico davanti alla compagna e ai figli. «Era un cliente storico. Lo conoscevamo sin da bambino perché era originario di qui. Era un ragazzo semplice, tranquillo e alla mano» afferma Fantinello. Visentin lavorava come idraulico, era un gran lavoratore e molto conosciuto in zona. Anche il sindaco di Silea, dove l'uomo aveva vissuto con la prima moglie, ricorda di averlo sentito pochi mesi fa per un aiuto domestico. «Era stato molto gentile e disponibile - afferma il sindaco Rossella Cendron - questa vicenda mi ha colpito molto. Saremo vicini a questa famiglia che ora si ritrova improvvisamente senza padre». Andrea era originario di Marteggia e dopo aver vissuto a Silea si era trasferito a Monastier da circa un anno, senza perdere però il forte legame con il paese d'origine. «È una tragedia che ha dell'assurdo. Non si può morire così» ha dichiarato Paola Moro, sindaco di Monastier «ci uniamo al dolore della famiglia e domani sentirò il sindaco di Meolo Daniele Pavan, che conosceva bene Visentin. Insieme supporteremo la compagna e i due giovanissimi figli che hanno assistito alla terribile tragedia». Tragedia che ha sconvolto tutte le persone presenti nell'hotel, sparse tra la piscina di 25 metri e l'area verde. Scossi anche gli abitanti di Meolo che conoscevano bene l'uomo e, ancora increduli, lo descrivono come uno di loro. 

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Il Gazzettino