Intrappolato per un'ora nel bagno del bar: salvato da cinque vigili del fuoco

Il bar Beltrame di piazza dei Signori dove è accaduta la disavventura a Michele Miriade
TREVISO - Mai avrebbe pensato di finire la serata chiuso dentro alla toilette di un locale. Bloccato in uno spazio di un metro e mezzo per un metro, per quasi un'ora. E...

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TREVISO - Mai avrebbe pensato di finire la serata chiuso dentro alla toilette di un locale. Bloccato in uno spazio di un metro e mezzo per un metro, per quasi un'ora. E proprio quando il lockdown va rallentando. E mai avrebbe pensato di essere liberato dai Vigili del fuoco. E, poi, di venire salutato dall'applauso di chi era ancora in piazza, a mezzanotte. Invece gli è capitato anche questo. Un'esperienza che ha voluto condividere su Facebook.

Protagonista dell'avventura, che ha un che di ironico, è stato Michele Miriade, collaboratore del Gazzettino, enogastronomo e amante delle serate trascorse in allegria con gli amici. Così aveva fatto anche mercoledì sera. Cena e, verso le 23, una puntatina in piazza dei Signori, dove si è seduto al bar Beltrame. Ha consumato un caffè con il solito gruppo di amici per la solita partita di ciacole notturne. Sono loro, infatti, a darsi appuntamento in piazza dei Signori e sono sempre loro gli ultimi a chiudere la città. Estate e inverno.

IL CAFFE' SERALE
Un rito che l'altra sera ha intercalato una nota comica. Erano tutti attorno a un tavolino da Beltrame quando Miriade si è alzato. Un passaggio in bagno era d'obbligo dopo la mangiata condita da una generosa bevuta appena conclusa in compagnia della solita brigata di nottambuli. Ha chiesto le chiavi della toilette, che si trova nel vicino bar Biffi, peraltro chiuso ma della stessa proprietà. E ha accompagnato la porta dietro di sè. Porta che, una volta sbrigata l'impellente necessità, non si è più aperta. A quel punto, in trappola, ha provato ad allertare gli amici chiamandoli con il cellulare. 

LA RICHIESTA DI AIUTO

Ma nessuno ha inizialmente risposto. Quando la richiesta di aiuto è stata raccolta, davanti al bagno si è formato un piccolo capannello: amici, cameriere e il figlio del titolare Fabio Camatta. Si sono accorti subito che non c'era nulla da fare, la porta era più ostinata dei loro tentativi e così si sono rivolti ai Vigili del fuoco che, in pochi minuti, lo hanno liberato. Uscito è stato salutato dall'applauso dei presenti. «Probabilmente l'applauso era diretto ai cinque pompieri che in pochi secondi mi hanno restituito la libertà» ha detto. Tornato a casa, ha condiviso l'avventura su Facebook e, tra gli altri, ha raccolto il commento del vice comandante dei Vigili del fuoco Francesco Solaro: «Anche tu entri nella storia degli interventi dei Vigili del fuoco da raccontare».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino