Chiuso asilo nido per mancanza di autorizzazioni: Assonidi Veneto sul piede di guerra

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CALDOGNO - Ancora un asilo nido chiuso dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro per mancanza dei requisiti minimi previsti dalla normativa di riferimento per le...

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CALDOGNO - Ancora un asilo nido chiuso dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro per mancanza dei requisiti minimi previsti dalla normativa di riferimento per le strutture dell’infanzia. È successo nei giorni scorsi a Caldogno, ma si tratta di una problematica che si è acuita soprattutto negli ultimi anni di pandemia un po’ in tutto il Veneto. Molte strutture di questo tipo, infatti, spesso non rispettano le regole richieste per l'attivazione degli asili nido, come ad esempio l’autorizzazione comunale, il consenso dell’Ulss di riferimento, gli obblighi strutturali o la qualifica di educatore prevista per il personale che presta il proprio lavoro in questi contesti.

«Lo andiamo dicendo da anni e per questo siamo costantemente attente a monitorare la situazione con gli organi preposti, perché queste realtà purtroppo prolificano e mettono a rischio la salute e la sicurezza dei bambini in primis – commenta Elisa Pisani, presidente di Assonidi Veneto Ascom Confcommercio – Solo un mese fa eravamo in Regione Veneto a parlare dell’irregolarità di queste strutture che, in barba a tutti i regolamenti, aprono come associazione o come centro ludico ma poi si comportano a tutti gli effetti da asili nido, senza averne le caratteristiche e le qualifiche». Per aprire un asilo nido la procedura è difatti molto complessa e prevede non solo che i locali siano a norma e rispettino le metrature e le caratteristiche indicate dalla legge, e che il personale dipendente sia qualificato, ma comprende anche controlli e verifiche da parte degli organi preposti.

«Permettere a queste strutture di proliferare – osserva ancora Pisani – non solo crea un danno d’immagine a chi, come noi, ha fatto le cose per bene, ma elude anche le leggi facendo così credere che aprire un nido sia un gioco da ragazzi. Il tutto traendo in inganno anche molte famiglie che, ignare, pensano di mandare i loro bambini in asili nido qualificati quando questi non hanno alcun requisito». «Un piccolo suggerimento vorrei quindi darlo a tutti i genitori – conclude – Quando si deve scegliere un nido cui affidare i figli non bisogna limitarsi a guardare gli orari o il prezzo, ma è necessario chiedere all’asilo copia dell’autorizzazione, sapendo che un baby parking o una ludoteca non possono né avere un piano educativo, né fornire i pasti né tanto meno far dormire i bambini. Se poi si dovesse essere dubbiosi in merito alla struttura, contattate Assonidi Veneto che vi darà tutte le indicazioni necessarie».

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Il Gazzettino