Rifiuti putridi in strada davanti al locale: chiusa la macelleria etnica

Rifiuti putridi in strada davanti al locale: chiusa la macelleria etnica
I sacchi dell'immondizia, con la  carne a volte in putrefazione, erano lasciati all'aria aperta. Si trovavano spesso di fronte al locale, all'angolo tra viale...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I sacchi dell'immondizia, con la  carne a volte in putrefazione, erano lasciati all'aria aperta. Si trovavano spesso di fronte al locale, all'angolo tra viale Cossetti e piazza Risorgimento. Gatti randagi, uccelli e mosche avevano  il loro banchetto, e si radunavano  per approfittarne. Per questo, ieri mattina, l'Azienda sanitaria, con la polizia locale, ha sospeso l'attività della macelleria halal di via Fratelli Bandiera, la stessa fuori dalla quale alcuni mesi fa si era verificato un accoltellamento poco dopo l'ora di cena. Sempre nello stesso esercizio commerciale, poi, tempo fa erano state rilevate altre carenze igienico sanitarie. 

I FATTIIl provvedimento è stato firmato dall'Azienda sanitaria di Pordenone, e inoltrato per conoscenza al Comune. Lo stesso ente comunale, nel recente passato, aveva vagliato la posizione dei titolari della macelleria halal di via Fratelli Bandiera, dopo l'episodio di violenza che aveva riguardato l'esterno del locale. A valle degli appostamenti e dei sopralluoghi compiuti dal personale tecnico dell'Azienda sanitaria, sono state notate gravi carenze relative al mantenimento dell'igiene pubblica. In particolare, è stato notato che all'esterno del locale venivano lasciati spesso dei sacchi con all'interno non solo i rifiuti generici, ma anche degli avanzi di carne che raggiungevano in alcuni casi lo stato di decomposizione e putrefazione. Ne derivavano cattivi odori e rischi per la salute delle persone, oltre che un biglietto da visita non certo onorevole per tutto il quartiere a ridosso del centro storico. 
Ad attirare l'attenzione del vicinato, e in seguito dell'Azienda sanitaria, sono stati gli animali. La presenza della carne in putrefazione, infatti, era divenuta un motivo di visita per tanti gatti, ma anche per uccelli e mosche, che ormai stavano infestando la zona. L'intervento risolutivo dell'Azienda sanitaria è avvenuto dopo una serie di controlli mirati e di sopralluoghi finalizzati a determinare la situazione e il ripetersi dei comportamenti meritevoli di sanzione. Il provvedimento emesso ieri mattina dall'Azienda sanitaria non ha limiti temporali. In questo senso è diverso da quelli che solitamente sono prodotti dalla Questura e dalle amministrazioni comunali in seguito agli accertamenti riguardanti l'ordine pubblico. Non a caso, ieri di fronte al negozio di via Fratelli Bandiera non comparivano veri e propri sigilli. Si tratta di un provvedimento silenzioso, che non prevede avvisi pubblici ma che incide sulla prosecuzione momentanea dell'attività commerciale. La stessa Azienda sanitaria ha prodotto una documentazione fotografica: si possono notare ingenti quantità di carne lasciate all'aria aperta di fronte al negozio, a pochi passi dai parcheggi a pagamento di via Fratelli Bandiera. Bocche cucite, ieri mattina, di fronte al negozio gestito dal cittadino bengalese Pavel Hossain. I frigoriferi nei quali era conservata la carne in vendita apparivano vuoti, e all'interno dell'esercizio commerciale non c'era nessuno. 

I TERMINI«La rivendita - hanno spiegato i responsabili del settore veterinario dell'Azienda sanitaria pordenonese - rimarrà chiusa sino a quando non saranno ripristinate le condizioni igienico sanitarie delle zone circostanti». Già oggi il personale dell'Aas.5 provvederà ad un'ispezione ulteriore, che stavolta non riguarderà solamente gli spazi esterni, ma anche i locali che fanno parte della macelleria vera e propria. Si punta infatti a controllare se le altre norme igieniche siano state rispettate negli ultimi periodi. Il Comune, intanto, valuta ulteriori sanzioni ai danni del titolare. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino