Costi troppo elevati e pochi bambini da curare, chiude l'istituto Pio XII di Misurina

Costi troppo elevati e pochi bambini da curare, chiude l'istituto Pio XII di Misurina
AURONZO DI CADORE - Un solo baby-paziente in cura in questi giorni, zero due settimane fa. «Una situazione insostenibile dal punto di vista economico: chiuderemo l'anno...

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AURONZO DI CADORE - Un solo baby-paziente in cura in questi giorni, zero due settimane fa. «Una situazione insostenibile dal punto di vista economico: chiuderemo l'anno con un deficit di un milione di euro». Lo ha annunciato ieri sera in una telefonata al sindaco di Auronzo, Dario Vecellio Galeno, Elena Cardinali, il direttore generale dell'Istituto Pio XII di Misurina, il centro di cura per pazienti asmatici. «Una tegola che piove sulle nostre teste - ha detto a botta calda il primo cittadino - adesso andremo ad interessare i vari enti per poter aprire un tavolo e capire come salvare questa eccellenza per il territorio». «Siamo stati contattati un'ora fa - spiegava ieri sera alle 20 - e c'è stato comunicato dalla direttrice che è nelle intenzioni del cda nell'Opera di chiudere la struttura a fine dicembre». Il Centro di diagnosi, cura e riabilitazione dell'asma infantile, accreditato per 100 posti letto non esisterà più e i lavoratori saranno trasferiti a Parma.


I PROBLEMI
Sono moltissimi pazienti, divenuti ora adulti, che hanno trascorso gli anni della propria infanzia tra le mura della struttura di Misurina, gestita dall'Opera Diocesana San Bernardo degli Uberti di Parma. L'istituto è sempre stato un'eccellenza nazionale nelle cure dell'asma in alta quota e delle malattie respiratorie dei bambini, terza struttura in Europa. Tre anni fa il primo allarme: l'Opera Diocesana annunciò la chiusura. Ci fu la corsa per salvarlo e l'intervento della Regione Veneto che nel 2019 stanziò 3,6 milioni per il triennio. Ma non bastano. «Il numero di pazienti assistiti dal primo gennaio al 31 agosto è stato il più basso degli ultimi cinque anni - sottolineano dall'Opera Diocesana San Bernardo degli Uberti - mentre i costi annui di mantenimento della struttura (personale dipendente, libero professionale, utenze, manutenzioni, ecc.) ammontano a circa 1,8 milioni di euro e il budget di spesa autorizzato dalla Regione Veneto è pari a 1,2 milioni. «Tenuto conto che ad oggi vi è un solo ragazzo ricoverato - ha fatto sapere Roberto Arduini, presidente dell'Opera Diocesana San Bernardo degli Uberti -, si prevede che la perdita del 2022 potrà avvicinarsi al milione di euro. La situazione risulta pertanto insostenibile e la prosecuzione di un'attività con una tale perdita mette in pericolo gli altri servizi svolti dall'ente a supporto degli anziani non autosufficienti. La nostra è una scelta dolorosa e inevitabile».


TENTATIVI INUTILI


Le motivazioni quindi sono dovute al fatto che non ci sono bambini da curare e al fatto che la struttura è in perdita dal 2019. Si sono rivelati inutili quindi i tentativi di allargare le terapie e patologie da poter curare, concesso dalla Regione, che ha fatto tutto il possibile. O ancora il convenzionamento con altre regioni, con ospedali pediatrici nazionali, l'accoglienza di ospiti con sindrome Adhd (pazienti con disturbo di attenzione e iperattività). «Sforzi risultati vani - conclude l'Opera diocesana di Parma -, dal momento che le giornate di ricovero del periodo gennaio-agosto 2022 sono state significativamente inferiori a quelle dello stesso periodo 2020». Il sindaco di Auronzo annuncia battaglia: «Ci dicono che i medici di base preferiscono curare i bambini a casa dandogli dei farmaci e non prescrivono più le cure a Misurina. Ma questa è un'eccellenza riconosciuta a livello internazionale: andremo a discutere e capire cosa fare».
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Il Gazzettino