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CORTINA (BELLUNO) - A Gilardon, in Ampezzo, tace la falegnameria Valle, dopo 120 anni di lavoro. Ha chiuso una bottega che aveva cominciato l’attività all’inizio del Novecento. È il 24 agosto 1904, quando Giovanni Valle invia una richiesta per l’utilizzo dell’acqua di un piccolo rio, che passa vicino a casa, e il Capitanato distrettuale asburgico glielo concede. Così lunghe cinghie di cuoio possono trasmettere il movimento di rotazione, da una turbina mossa dall’acqua della sorgente di Santa Giuliana, alle macchine della falegnameria. Oggi nella bottega ci sono macchine controllate dal computer, accanto a vecchie pialle fatte a mano.
La nascita della falegnameria
«Allora il laboratorio era al piano di sopra, dove oggi c’è l’abitazione – spiega Enrico Valle, nato nel 1947 – e la aprirono mio nonno Giovanni con il fratello Luigi. Passò quindi ai due figli Ferdinando e Renato. Questa sede attuale è del 1956. Mio padre Ferdinando morì nel 1964 e gli subentrai io, assieme allo zio Renato sino al 1988, poi la rilevai e andai avanti da solo». I mobili e lo sci sono le due grandi passioni dei Valle.
Le innovazioni
Il nonno Giovanni, durante la Prima guerra, è tecnico nelle officine dell’esercito austriaco e introduce diverse novità nell’equipaggiamento dei soldati al fronte, dai bastoni agli sci, a particolari slitte per il trasporto di persone e materiali. I Valle brevettano nel 1935 speciali lamine componibili d’acciaio, da fissare agli spigoli dello sci, per aumentarne la tenuta su neve dura e ghiacciata. La produzione di arredi, in questa bottega, dove ci sono ancora banchi da falegname con più di cent’anni, prosegue intensamente, con committenze in paese e in giro per l’Italia, all’estero, sino agli Stati Uniti. Nel frattempo Enrico Valle si dedica anche allo sci, prima atleta, poi allenatore e dirigente. Inizia come delegato tecnico Fis nel 1975. Dal 1989, per 25 anni, è nella commissione regole e controlli Fis; dal 2001 al 2016 presidente della commissione d’appello Fis. Fa parte della giunta Fis dello sci alpino, l’Executive board mondiale, presieduta da Anton Sailer, con Bernhard Russi componente. Nel 1990 riallaccia i rapporti di Cortina con la Fis e riporta sulla Tofana la Coppa del Mondo, inaugurando un percorso che arriva ai Mondiali 2021 e alle Olimpiadi e Paralimpiadi 2026. Per una trentina di anni Valle presiede l’Associazione permanente Coppa del Mondo di Cortina. Non smette mai, però, di essere un falegname: «Ogni mattina, alle 7, al massimo alla mezza, ho aperto bottega. Adesso mi ritrovo tanto tempo libero, ma a 78 anni era ora di smettere. Ho accompagnato alla pensione diversi miei collaboratori, che ora hanno deciso di smettere. Alcuni hanno lavorato qui per oltre 40 anni; in qualche caso prima il padre, poi il figlio. I miei figli hanno scelto strade diverse, sono lontani. Così è venuto il momento di chiudere. Ma qualcosa da fare lo troverò sempre».
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