Chioggia. Il medico Ricardo torna dal Brasile per riscoprire le sue origini: l'incontro in piazza con il cugino Francesco
di Redazione
CHIOGGIA - L'associazione culturale Filistina, presieduta da Riccardo Bonomo, ha celebrato il suo compleanno, domenica, insieme ai discendenti di un ramo della famiglia Bergo...
CHIOGGIA - L'associazione culturale Filistina, presieduta da Riccardo Bonomo, ha celebrato il suo compleanno, domenica, insieme ai discendenti di un ramo della famiglia Bergo che, 135 anni fa, partì da Cavanella d'Adige, per raggiungere Genova e, da lì, imbarcarsi per il Brasile. E, dal momento che il "cuore" dell'attività di Filistina è proprio la ricostruzione della storia di Cavanella e la conservazione della memoria delle tradizioni, la visita "in Patria" della famiglia Bergo è stata davvero una felice coincidenza.
La storia
Provenienti da Donada e Loreo, i Bergo si stabilirono nella frazione tra il 1832 e il 1833, coltivando i terreni adiacenti all'attuale Corte Salasco e in località Le Motte; gran parte della stirpe di Domenico e di Teresa Furlan rimase nella zona, estendendosi anche a Cavarzere, mentre il figlio Rinaldo e il nipote Domenico partirono, nel 1879, per il Brasile. Rinaldo era il trisavolo di Ricardo che, oggi, è cardiologo Poços de Caldas (stato di Minas Gerais) ed è arrivato a Cavanella, accompagnato dalla moglie e dai figli. Il medico, appassionato cultore della propria genealogia familiare, ha visitato il centro di Chioggia, accedendo all'Archivio storico della città. All'arrivo nella frazione, l'incontro in piazza con Francesco Bergo, lontano cugino, con il quale il dottore si è tenuto in contatto in questi mesi, e il percorso comune fino alle Motte, verso Cavana, dove i Bergo avevano abitato e lavorato secondo il censimento austriaco del Lombardo-Veneto del 1857. I brasiliani hanno visitato anche la chiesa parrocchiale di San Giorgio, con la fonte battesimale che iniziò al cattolicesimo i loro avi, fino al raduno conviviale nel bar Vatik, dove l'associazione Filistina (nella foto) ha consegnato a Ricardo un attestato e l'albero genealogico che unisce le sue radici agli abitanti del luogo. Il ricercatore, visibilmente commosso, ha promesso di tornare.