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CHIOGGIA - Ad andare al commissariato è stato il figlio maggiore. Un adolescente che ha raccontato delle botte che il padre, di ritorno a casa, aveva inflitto alla madre. Ora, con l'accusa di maltrattamenti, l'uomo è stato allontanato dalla casa familiare. Una misura cautelare che è stata disposta in prima battuta dalla polizia. Ieri il giudice per le indagini preliminari di Venezia, Benedetta Vitolo, ha convalidato la misura, come richiesto dal pubblico ministero Federica Baccaglini. L'uomo, rappresentato dall'avvocato Martino Sforza, ieri non era presente in udienza, ma ha fatto sapere di essere molto dispiaciuto per quanto accaduto.
LA DENUNCIA DEL FIGLIO
Il fatto che ha innescato l'intervento della polizia risale a domenica scorsa. Una lite tra marito e moglie, con lei a prendere le botte, davanti agli occhi dei figli. Questo il racconto del ragazzo. Per notificare l'atto al marito ci sono poi voluti dei giorni. L'uomo infatti è un pescatore, che resta imbarcato anche per diversi giorni in mare, quindi lontano da casa.
Un'altra vicenda di maltrattamenti in famiglia.
L'ULTIMA LITE
Dai primi accertamenti l'episodio di domenica non sarebbe stato isolato. Il marito avrebbe alzato la voce e le mani più volte contro la donna, spesso di ritorno dal lavoro, alterato, anche in piena notte. Maltrattamenti che si sarebbero ripetuti per mesi, fino all'ultima lite di domenica finita in botte. Scene a cui avrebbero assistito i figli minorenni. Un quadro che le indagini ora dovranno ricostruire con cura fin nei dettagli.
Intanto l'uomo non potrà avvicinarsi alla casa familiare. Misura richiesta dalla Procura e confermata ieri dal giudice per le indagini preliminari di Venezia. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino