Chioggia. Malore in spiaggia ma le auto parcheggiate rallentano i soccorsi: ragazza rischia di annegare

Chioggia. Malore in spiaggia ma le auto parcheggiate rallentano i soccorsi: ragazza rischia di annegare
CHIOGGIA (VENEZIA) - Circa un'ora per far arrivare l'ambulanza sul luogo di un possibile annegamento. Quello che è accaduto sabato scorso a Isola Verde, non...

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CHIOGGIA (VENEZIA) - Circa un'ora per far arrivare l'ambulanza sul luogo di un possibile annegamento. Quello che è accaduto sabato scorso a Isola Verde, non è un buon biglietto da visita per una località turistica, soprattutto a fronte dell'impegno messo in campo dall'Ulss 3 e dall'amministrazione comunale per rendere le «vacanze sicure» alle migliaia e migliaia di visitatori che, d'estate, si riversano sul litorale di Chioggia e Sottomarina. Il fatto, in sé, non è stato drammatico: una ragazza aveva rischiato di annegare, ma era stata soccorsa e si era ripresa senza problemi.

Prima, però, che il lieto fine si concretizzasse, è stata chiamata l'ambulanza, perché avrebbero potuto esserci delle complicazioni. Chiamata alle 14, arrivo dei sanitari alle 14.56. Ma non è stato il conducente dell'ambulanza a prendersela comoda. Il problema è che sulla stradina che costeggia il Brenta e porta al campeggio Smeraldo e allo stabilimento Alba Chiara l'ambulanza non riusciva a passare a causa del parcheggio selvaggio di auto a destra e sinistra della carreggiata.

Una delle tante situazioni di parcheggio "improprio" che si verificano durante l'estate e che è stata più volte segnalata da Gebis (una delle associazioni dei balneari) nonché dai singoli operatori. La zona, per quanto lontana dalle spiagge "centrali", nei week end, si riempie di turisti pendolari, con tutti i rischi che ciò comporta in caso di necessità di soccorsi per gli stessi pendolari che "chiudono" le strade. «Questa volta è andata bene perché la ragazza non rischiava la vita - racconta Chiara Boscolo titolare di Alba Chiara - ma dobbiamo prevenire situazioni come questa. Il pericolo è dietro l'angolo. Avevamo segnalato questo disagio anche all'Asl 3 e ai tecnici dei Lavori pubblici. Siamo certi che le vacanze siano davvero sicure se un'ambulanza o i vigili del fuoco o un mezzo di soccorso non riesce a accedere a alcuni punti del litorale?» Gebis ha provveduto a segnalare di nuovo la situazione lunedì mattina alla polizia locale.

«Mi è stato spiegato che la strada è di competenza del Genio civile e loro non hanno titolo per intervenire - spiega Luciano Serafini coordinatore di Gruppo Turismo - ora provvederemo anche a ulteriori passaggi col Genio civile, ma è chiaro che qualcosa va fatto subito».

LA REPLICA

Immediata la precisazione del Suem di Venezia. «Mentre ribadiamo l'appello alla collaborazione dei cittadini perché agevolino e non ostacolino il transito in urgenza dei mezzi di soccorso, va detto che l'intervento allo stabilimento Alba Chiara di Isola Verde si è comunque svolto in tempi rapidi, nel rispetto degli standard che i servizi di emergenza-urgenza si impongono di rispettare.

A fronte del malore occorso alla ragazza, la chiamata è stata ricevuta dalla Centrale Operativa alle 14.27, e alle 14.48, nonostante il percorso reso complesso dalle auto in sosta, l'automedica era sul posto. Rapidissimo anche l'intervento dell'ambulanza inviata in supporto: partita dalla sede alle 14.44, è giunta sul target alle 14.51. Il Suem118 ringrazia tutti coloro che affiancano gli operatori dell'emergenza-urgenza, come cittadini sensibili e attivi di fronte ad una persona in difficoltà».

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Il Gazzettino