Chioggia. Chiude la storica trattoria Val d’Ostreghe frequentata dallo scrittore Comisso: diventa un hotel religioso

Chioggia. Chiude la storica trattoria Val d’Ostreghe frequentata dallo scrittore Comisso: diventa un hotel religioso
CHIOGGIA - La più antica trattoria con alloggi della città, la Val d’Ostreghe, chiusa da alcuni anni per cessata locazione, non riaprirà mai più...

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CHIOGGIA - La più antica trattoria con alloggi della città, la Val d’Ostreghe, chiusa da alcuni anni per cessata locazione, non riaprirà mai più i battenti come pubblico esercizio. L’immobile, appartenente alla Diocesi, sarà infatti ristrutturato e ampliato per essere adibito all’accoglienza turistica religiosa. L’insegna riporta come anno di apertura il 1680. I due corpi di fabbrica attigui, compresi tra le calli Ponte Sant’Andrea e Forno Nordio, risultano molto più recenti. Potrebbero essere stati eretti sulle fondamenta di quelli precedenti. La Val d’Ostreghe era il locale abitualmente frequentato dallo scrittore Giovanni Comisso (1895–1969) durante le sue lunghe permanenze a Chioggia dove conobbe Bruno, il ragazzo che gli ispirerà il romanzo Un inganno d’amore (1942).

HOTEL RELIGIOSO

Le modifiche potranno aver corso ai sensi della Legge regionale 55/2012, in deroga a quanto è previsto dallo strumento urbanistico generale. Il sito appartiene alla Diocesi da tempo immemorabile. Stando agli atti allegati, “l’Amministrazione comunale ha favorevolmente condiviso la scelta ritenendo che essa possa arrecare evidente vantaggio per la collettività, perseguendo obiettivi economici d’utilità pubblica riconducibili alla tutela del territorio e dei livelli occupazionali, con espressa esclusione di intenti speculativi immobiliari”. Al pianterreno, il progetto prevede l’ingresso, una sala per le colazioni e moderni servizi comodamente accessibili anche per i disabili. Gli alloggi, saranno ricavati nei due piani sovrastanti, raggiungibili in ascensore. A titolo di compensazione, l’impresa incaricata dalla Diocesi provvederà alla perfetta manutenzione delle due panchine a forma di imbarcazione che si trovano in Piazzale Penzo. Gli ampliamenti, modesti, non comporteranno l’occupazione del cortile interno dove i clienti pranzavano e cenavano d’estate.

Osteria frequentata soprattutto da pescatori e locanda popolare sino agli anni Sessanta, la Val d’Ostreghe divenne un locale apprezzato anche dai turisti. Vi si tenevano concertini di pianoforte. Gli aggiornamenti di allora, però, furono limitati alla sala da pranzo, al giardino e alla cucina. Ben poco fu fatto, invece, per la malconcia locanda dove, per diversi anni, furono alloggiati immigrati a spese di enti pubblici e assistenziali. Entravano ed uscivano servendosi di un ingresso secondario. 

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Il Gazzettino