In canoa sfidano il meteo e rischiano di annegare in due: aggrappati a una bricola

In canoa sfidano il meteo e rischiano di annegare in due: aggrappati a una bricola
CHIOGGIA - Finiti in acqua a causa del maltempo, senza...

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CHIOGGIA - Finiti in acqua a causa del maltempo, senza possibilità di chiedere soccorso, aggrappati a una bricola, in attesa che qualcuno si accorgesse di loro. Li ha avvistati il personale del vaporetto per Pellestrina che ha avvertito la Guardia costiera, che con una motovedetta li ha, rapidamente, recuperati e portati in salvo. Giornata da dimenticare per due canoisti chioggiotti, di circa 45 anni che, ieri mattina, erano usciti a bordo dei loro kayak, per compiere un'escursione in laguna, forse illudendosi che il sole che si era affacciato nelle prime ore della mattinata durasse, a dispetto delle previsioni. Sta di fatto che i due sportivi, verso le 11.30, si sono trovati in balìa delle onde e del vento, nell'avanporto di Chioggia, non lontano dall'Ottagono di Cà Roman. I loro natanti, maneggevoli ma troppo leggeri per affrontare la forza del mare, si erano rovesciati e i due erano finiti in acqua. Non  avevano potuto usare i cellulari per chiedere aiuto, dato che erano troppo impegnati a tenersi a galla, e non è neppure detto che i telefonini, in quelle condizioni, fossero ancora funzionanti. Una situazione che li esponeva al rischio di una rapida ipotermia e conseguente perdita di forze e di coscienza. Unico appiglio per non essere sballottati chissà dove dalle onde, era quella bricola a cui si erano aggrappati, una di quelle che segnano il canale che conduce da Chioggia a Pellestrina e sul quale, per fortuna, un vaporetto di linea stava passando proprio in quel momento. Il comandante del battello, vedendo la situazione, ha avvisato la capitaneria che ha indirizzato subito la motovedetta sul luogo del naufragio. In pochi minuti i militari hanno tratto a bordo i due malcapitati e sono riusciti a recuperare anche un kayak che era rimasto nelle vicinanze ma, viste anche le condizioni atmosferiche, non si sono messi alla ricerca del secondo, preferendo portare, prima, i naufraghi al sicuro. Nei locali della capitaneria, i due canoisti sono stati rifocillati con bevande calde e avvolti in coperte termiche, per contrastare gli effetti del bagno gelido che avevano dovuto sopportare. Nulla è dato sapere di cosa abbiano parlato una volta giunti in salvo, ma che i militari abbiano fatto un bel predicozzo circa la inopportunità di uscire in mare con previsioni meteo così brutte, come quelle di ieri, è pressoché certo. Una volta asciugati e sistemati i due uomini hanno fatto ritorno a casa, con la sola preoccupazione di ritrovarsi, tra qualche ora, con una polmonite addosso.

Diego Degan Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino