Invasione di abusivi in spiaggia a Sottomarina: vendono la merce in mare

Abusivi in spiaggia a Sottomarina
CHIOGGIA - Nuove frontiere per il commercio abusivo. Mentre politici, operatori economici e opinionisti vari discutono su quale sia la miglior strategia per contenere...

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CHIOGGIA - Nuove frontiere per il commercio abusivo. Mentre politici, operatori economici e opinionisti vari discutono su quale sia la miglior strategia per contenere l’abusivismo commerciale sulle spiagge, i venditori trovano nuovi modi di organizzarsi e i clienti non sembrano essere da meno. L’ultima novità, segnalata da Giorgio Bellemo, presidente dell’associazione Ascot, è il “banchetto tra le onde”. «Mi sono reso conto, facendo il giro delle torrette di salvataggio – spiega Bellemo – hce il numero dei “punti” vendita sulla spiaggia continua a crescere, a dispetto delle operazioni di sequestro, quasi giornaliere, condotte dalla polizia locale. In certi luoghi le postazioni dei pattini di salvataggio sono letteralmente circondate da tendine canadesi e banchetti dei venditori e, alcuni di questi, non trovando posto sulla battigia, si sono sistemati in mare: i tavolini con la merce poggiavano bellamente tra le onde». 


IL QUADRO


Una situazione che come Bellemo ha denunciato più volte, finisce per ostacolare la possibilità di intervento dei bagnini. Ma c’è anche l’altra faccia della medaglia, ossia il “gradimento” che i bagnanti manifestano per lo shopping sulla battigia. «Discutiamo ogni giorno di green pass e accessi ai locali – continua Bellemo – per precauzione igienica nei negozi di abbigliamento non si possono provare i vestiti e qui, sulla spiaggia, non solo si affollano decine di persone attorno ad ogni banchetto, ma tutti provano tranquillamente magliette e altri articoli». Il problema, quindi, non è neppure più di concorrenza sleale o evasione fiscale, è igienico sanitario ma risolverlo appare parecchio difficile. La polizia locale ha organizzato una vera e propria “task force” formata da agenti stagionali, rafforzata dai colleghi a tempo indeterminato, e con mezzi appositamente scelti per le operazioni di sequestro, come il nuovo fuoristrada che, per le sue contenute dimensioni, e l‘ampio vano di carico, consente di raggiungere rapidamente, prima che possano allontanarsi con la merce, le postazioni dei venditori e, altrettanto rapidamente, di portare via il materiale sequestrato, a scanso di rivendicazioni di restituzione da parte dei venditori. Ma anche se queste operazioni si svolgono in maniera efficiente, resta sempre la loro scarsa incisività su un flusso di mercanzia che non sembra avere mai fine. Bellemo mette in evidenza il ruolo che ha il cliente nell’alimentare questo mercato, vista l’ampia “adesione” alle vendite sulla spiaggia, in assenza di qualsiasi precauzione anti-covid. Situazione che, per la verità, si riproduce anche in altre circostanze di “condivisione sociale” e che proprio il numero dei partecipanti rende quasi impossibile contenere.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino