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CHIOGGIA Primo giorno con i trasporti urbani ridotti e le lamentele si fanno sentire. A cominciare dalla mancanza di una delle corse della linea 4, che avrebbe dovuto essere garantita, perché destinata agli studenti, e che, invece, è “saltata” del tutto.
«Mi sono informato con Actv – ha spiegato il sindaco, Mauro Armelao – si è trattato di un autista che si è ammalato proprio oggi (giovedì, ndr)». Ma all’appello mancherebbe anche la corsa delle 7.54 della linea 7 («che prima era alle 7.40. Quanto tempo prima bisogna partire per arrivare in tempo?» chiede un utente) e, se un disservizio, o anche due, in un momento di transizione, possono capitare, il punto è che alcune categorie di utenti sono sistematicamente colpite: chi abita nelle frazioni (una corsa all’ora anziché mezzora), gli anziani che devono recarsi in ospedale. Poche corse, poi, significa sovraffollamento di quelle che si fanno e qualcuno, magari, resta fuori dal bus. Il sindaco ha cercato di calmare le acque riferendo i contenuti della riunione dell’ente di governo del trasporto pubblico locale, che si è tenuta mercoledì alla quale ha partecipato insieme al dirigente dei Lavori pubblici, l’ingegner Stefano Penzo.
«Abbiamo affrontato, tra l’altro, la questione dei tagli delle corse dei bus a Chioggia, ribadendo la nostra contrarietà. Actv ha giustificato tale scelta con la cronica mancanza di autisti che sta coinvolgendo tutte le società di trasporto pubblico, dicendo che, a fronte dei 727 autisti che aveva a febbraio, ora ne ha 690, ed è, quindi, costretta a togliere 4 dei 22 autisti presenti, da Chioggia.
Un taglio che hanno definito “provvisorio” perché stanno effettuando già selezioni di nuovi autisti.
L’AZIENDA
«Stiamo procedendo a selezioni sia verso lavoratori già in possesso dei titoli professionali sia tramite il praticantato - precisa Actv - Il vero tema sta nelle gare deserte dei subaffidamenti per il servizio extraurbano che ha costretto l’azienda ad uno sforzo superiore. Il contratto di servizio con il Comune di Chioggia è stato ormai prorogato per ben due volte, non è possibile rinnovarlo perché non rispetta i parametri dei costi standard, è in perdita di circa 1 milione di euro l’anno e vi è un tasso di evasione tra i più alti della nostra zona»
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Il Gazzettino