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CHIOGGIA - Completamente privo di licenze commerciali, in piena violazione delle norme anti-Covid e, forse, irregolare anche dal punto di vista edilizio e degli allacciamenti dei servizi. Ma la condizione igienico sanitaria del bar abusivo che le Fiamme gialle hanno trovato sulla riva della Fossetta, erano perfette, perfino migliori di quelle che si sarebbero potute trovare in un locale debitamente autorizzato. E' uno dei paradossi dell'epoca della pandemia, quello rilevato dalla sezione navale di Chioggia della guardia di finanza durante un controllo in riva della Fossetta. In quel luogo, da qualche settimana, erano stati segnalati strani assembramenti di persone, soprattutto nelle ore dello spritz, attorno a mezzogiorno e alle sei di sera. Un rito, quello dell'aperitivo, che resiste. In questo caso in un quartiere quasi isolato e, comunque, privo di servizi e di occasioni di svago, sembrava essere rifiorita l'abitudine di trovarsi con gli amici, per bere qualcosa in compagnia. I finanzieri sono arrivati a bordo di due imbarcazioni e alla loro vista quasi tutti i presenti si sono dileguati: chi prendendo la barca ormeggiata in riva, chi a piedi. Erano rimasti solo tre clienti e il proprietario di un box in lamiera, ma con le pareti coibentate, attorno al quale si trovavano, prima, tutte quelle persone.
Un'occhiata all'interno è bastata ai militari per vedere il banco, le sedie, la macchina del caffè, i frigoriferi, persino la tv per l'intrattenimento dei clienti e poi, ancora, il cibo confezionato e no, l'affettatrice, un prosciutto per fare panini, ecc.
Il Gazzettino