Chioggia. Terrore al luna park, bimbo di 10 anni cade dal tagadà: volo di 4 metri e schianto sull'asfalto

(foto repertorio) Chioggia. Terrore al luna park, bimbo di 10 anni cade dal tagadà: volo di 4 metri e schianto sull'asfalto
CHIOGGIA - Un bambino di 10 anni cade dal tagadà del luna park di campo Cannoni e, dopo un volo di 4 metri, finisce sull’asfalto, riportando un lieve trauma cranico....

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CHIOGGIA - Un bambino di 10 anni cade dal tagadà del luna park di campo Cannoni e, dopo un volo di 4 metri, finisce sull’asfalto, riportando un lieve trauma cranico. I carabinieri stanno indagando per accertare eventuali responsabilità. L’episodio che, inizialmente, aveva suscitato parecchia apprensione, è accaduto martedì sera, verso le 17. Il luna park, affollato per le festività, era in piena attività e il bambino, che vi era giunto accompagnato dalla mamma, aveva voluto salire su quella giostra “da grandi”. Si tratta, infatti, di una piattaforma circolare, di diversi metri di diametro, che gira su stessa a velocità variabile. Non solo: la piattaforma è inclinata di circa 20 gradi e, tramite un sistema di pistoni, è sottoposta anche a un moto ondulatorio che la porta ad inclinarsi di angoli anche maggiori, fino a 45 gradi. Il contorno di musica dance completa le caratteristiche dell’attrazione e chi vi sale sopra difficilmente si accontenta di star seduto sulle poltroncine ai bordi del disco, ma cerca di dimostrare la propria bravura restando in piedi sulla piattaforma, magari facendo anche qualche passo a tempo di musica.

EQUILIBRIO E FORZA

Dunque ci vuole un buon senso dell’equilibrio e una certa forza fisica, ed è questo il motivo per cui l’attrazione è vietata ai minori di 12 anni. Il bambino in questione, però, deve aver insistito con la madre e, forse, lei non ha letto il regolamento esposto o, semplicemente, ha sopravvalutato le doti acrobatiche del bambino che, dice qualcuno, è “grande” per la sua età. Ci sarebbe, poi, anche il “giallo” di una possibile spinta, da parte di qualche altro ragazzino, che potrebbe aver causato l’incidente. Per “uscire” dalla piattaforma, infatti, il ragazzino avrebbe dovuto trovarsi più vicino al bordo che al centro e “scavalcare” il parapetto. Le circostanze esatte, comunque, sono oggetto di accertamento da parte dei carabinieri giunti insieme all’ambulanza del 118. Nonostante il volo non indifferente, comunque, gli esami condotti al pronto soccorso dell’ospedale di Chioggia hanno riscontrato solo un trauma cranico non grave e il ragazzino, dopo una breve osservazione, sarebbe stato dimesso: “l’elasticità” fisica legata alla sua giovane età lo ha, probabilmente, salvato da conseguenze peggiori. Ora sono in corso gli accertamenti che potrebbero riguardare chi avesse eventualmente spinto il ragazzino, la madre (che non avrebbe osservato il limite di età) o anche il gestore della giostra, se tale limite non fosse stato evidenziato a dovere.

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Il Gazzettino