Mercedes parcheggiata in riva Vena: sfregio nel centro storico di Chioggia

Mercedes parcheggiata in riva Vena: sfregio nel centro storico di Chioggia
CHIOGGIA - Una Mercedes parcheggiata in riva Vena, con il ponte di Vigo sullo sfondo. L’immagine, che può apparire suggestiva, non è l’ennesimo spot...

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CHIOGGIA - Una Mercedes parcheggiata in riva Vena, con il ponte di Vigo sullo sfondo. L’immagine, che può apparire suggestiva, non è l’ennesimo spot pubblicitario girato in una città ormai “lanciata” nel mondo del cinema ma, al contrario, l’ennesimo sfregio a un centro storico che, secondo la grande maggioranza dell’opinione pubblica e nei programmi amministrativi di almeno tre sindaci, dovrebbe rimanere sgombero dalle auto e dai camion. Eppure la foto, postata sulla pagina facebook di Lucio Tiozzo, consigliere comunale del Pd, non è la prima a documentare “percorsi impossibili” di questo genere. Di veicoli che, mal diretti dai navigatori di bordo, finiscono per incanalarsi sulle rive del canal Lombardo o del canale di San Domenico (arrivare in riva Vena è ancor più difficile) e vi restano, poi, incastrati senza sapere come tornare indietro, si è visto e parlato anche in passato. E simili problemi si verificano, nella prima parte di corso del Popolo, per i grandi camion diretti al mercato ittico che finiscono per “occupare” calle san Giacomo, con i tutti i rischi (e i danni) conseguenti.

L’ACCUSA
«Cosa si aspetta a fare la Ztl?», chiede polemico il consigliere Tiozzo, rinnovando, implicitamente, la critica all’amministrazione comunale di una certa “distrazione” su questo provvedimento che sembra l’unico in grado di risolvere i problemi. Le violazioni della già esistente Ztl, infatti, non vengono quasi perseguite: per mancanza di personale di polizia locale i controlli, durante il giorno, sono praticamente assenti, mentre sono frequenti nelle ore serali e notturne, grazie all’istituzione del terzo turno, che controlla specificamente le soste in centro storico. Ma il controllo H24 potrebbe essere assicurato dall’accensione delle telecamere poste ai varchi della Ztl che restano spente per motivi, in realtà, poco comprensibili. Perché, se è vero che manca ancora un parcheggio scambiatore “comodo” al centro storico (a Borgo San Giovanni), è anche vero che l’accensione delle suddette telecamere, per un periodo di sperimentazione, previsto per legge, senza sanzioni, con l’apposita segnaletica, sarebbe un deterrente, sia per le violazioni da parte dei turisti (la Mercedes sembra avere una targa ungherese), sia per quelle da parte dei residenti che, come osserva qualcuno, “fanno da esempio” per chi non conosce la città.


Lo stesso Tiozzo, alcuni giorni fa, ha presentato un’interpellanza sulla situazione del Park Unione che, di notte, è frequentato da gruppi di ragazzotti che lo usano come punto di ritrovo («in particolare l’area coperta») lasciandolo sporco e creando apprensione anche a chi abita nei pressi. Il risultato è un aspetto di disordine e di abbandono della struttura che, anche dal punto di vista dell’immagine turistica, non si accorda con quella che si vorrebbe dare alla città. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino