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CHIOGGIA - Via libera allo studio di una struttura destinata all'atterraggio e al decollo di velivoli da trasporto passeggeri senza pilota. Si tratta di aerotaxi a propulsione elettrica in grado di effettuare brevi e frequenti spostamenti in ambito urbano con un limitato numero di passeggeri. In Italia, il primo vertiporto (così sono definite le strutture dedicate a questo futuristico servizio) era stato inaugurato a Roma il 6 ottobre scorso. Costo dello studio, per Chioggia, 164mila 730 euro. «La copertura della spesa - riporta l'apposita determinazione dirigenziale - è garantita dalle disponibilità di un avanzo di bilancio sufficiente». L'idea del vertiporto era stata annunciata ed illustrata per la prima volta il 29 marzo scorso, personalmente dal sindaco Mauro Armelao. Ne aveva precedentemente parlato con l'amministratrice delegata del Gruppo Save Monica Scarpa, anche lei interessata ai nuovi mezzi di trasporto aerei, attualmente in fase di esercizio sperimentale in vari paesi del mondo.
Aerotaxi elettrico
L'incarico è stato assegnato alla società Urban V di Fiumicino.
Non si tratta dunque di un normale drone, termine col quale si definiscono tutti gli apparecchi in grado di volare senza alcun essere umano a bordo. A fine marzo, il sindaco si era dichiarato entusiasta. «Chioggia, già città dimenticata diventi una città che pensa al futuro. Non è fantascienza. Progetti di questo genere sono già realtà in alcuni Paesi avanzati». Non tutti, però, sono entusiasti. Alessandra Penzo di Obbiettivo Chioggia ha già protocollato un'interpellanza. Ritengo l' idea parecchio azzardata per un comune soprovvisto di infrastrutture primarie.
Il Gazzettino