Giorni contati per la chiesa in bilico: «Faremo di tutto per riaprire entro l'inverno»

La chiesa di San Martino Vescovo
VALLE DI CADORE - Le campane di San Martino Vescovo sono tornate a suonare nei giorni scorsi, uno scampanio gioioso che ha sorpreso la comunità di Valle di Cadore che non...

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VALLE DI CADORE - Le campane di San Martino Vescovo sono tornate a suonare nei giorni scorsi, uno scampanio gioioso che ha sorpreso la comunità di Valle di Cadore che non lo sentiva da mesi. La torre campanaria era stata zittita in primavera, subito dopo la chiusura della chiesa e delle sue pertinenza, per evitare sollecitazioni pericolose alla già compromessa e difficile situazione della parrocchiale in bilico sul dirupo. 


La decisione è stata presa dal vescovo, Renato Marangoni, che ha ritenuto di comunicare con gli attesi rintocchi la notizia dell’imminente arrivo del nuovo parroco. Quel rapido concerto, unito alla certezza di avere presto il parroco, ha riacceso anche la speranza. Se è stato possibile attivare le campane non potrà che significare che le indagini degli esperti hanno dato esiti positivi: risultati che confortano. 
Il sindaco Marianna Hofer è ottimista. Dopo i colloqui con il professor Roberto Francese, dell’università di Parma che ha svolto tutta una serie di analisi nel sottosuolo con tecniche e strumentazioni di ultimissima generazione, aveva informato dello stato dell’arte il consiglio comunale, «i primi dati sembrano essere positivi: sotto la chiesa c’è roccia bisogna valutare le prime opere da fare in somma urgenza per la messa in sicurezza del versante e della chiesa». 


San Martino è stata chiusa il 12 febbraio, ma per l’inverno in arrivo potrebbe essere riaperta, questo l’auspicio del sindaco di Valle di Cadore: “Ci sono buone possibilità per fare un intervento in somma urgenza già prima dell’inverno così da permettere la frequentazione della chiesa e la ripresa del culto”. E per settembre il sindaco ha annunciato, salvo complicazioni da Covid, la convocazione di una assemblea pubblica per dare le informazioni su quelli che saranno «gli interventi che si potranno fare e i finanziamenti che si potranno ottenere». 


Insomma la luce si comincia a vedere in fondo al tunnel, a dare nuova speranza anche l’arrivo, sarà per metà ottobre, del nuovo parroco di Valle ma anche di Venas e Cibiana, le tre parrocchie della valle del Boite rimaste orfane del pastore dopo la morte di don Giuseppe Bortolas la settimana santa. 


E’ in arrivo don Alessandro Coletti, ora parroco di Seren, Rasai, Valle di Seren e Caupo. Classe 1983 don Alessandro è originario di Tai di Cadore. Al Marcianum di Venezia ha frequentato i corsi che lo hanno portato a conseguire la licenza in diritto canonico nel febbraio 2021, competenza per la quale è membro dell’equipe diocesana per la tutela dei minori e dal 2019 è assistente ecclesiastico dell’Agesci per la zona di Belluno. Torna un cadorino in San Martino.
 

 

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Il Gazzettino