Abbattuti i pini per dare sicurezza davanti alla Rotonda: al via i lavori approvati dalla Soprintendenza

Abbattuti i pini per dare sicurezza davanti alla Rotonda: al via i lavori approvati dalla Soprintendenza
ROVIGO - Motoseghe, camion e ruspa con il gancio si sono messi in moto fin dalle 8 e in poche ore, ovvero già intorno a mezzogiorno, piazza XX Settembre era spoglia come...

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ROVIGO - Motoseghe, camion e ruspa con il gancio si sono messi in moto fin dalle 8 e in poche ore, ovvero già intorno a mezzogiorno, piazza XX Settembre era spoglia come mai si è vista. Sono iniziati così i roto. Riqualificazione annunciata da Palazzo Nodari, che passa attraverso l'abbattimento degli imponenti quanto pericolosi pini marittimi che la contornano, per far posto ai più solidi e duraturi sempreverdi lecci. Ma la fase di piantumazione dei nuovi alberi arriverà in un secondo momento. Per adesso a Rovigo si assiste al taglio delle alberature presenti, operazione che sebbene ampiamente motivata e messa in atto per ragioni di sicurezza pubblica, a colpo d'occhio toglie il fiato. E questo è innegabile, considerando anche la velocità con cui procede l'intervento.


IL CANTIERE
Nella mattinata di ieri sono stati tre in poche ore i pini marittimi abbattuti: giganti con i piedi d'argilla che per buona parte del pomeriggio hanno giaciuto a terra, con i tronchi distesi sul verde del grande prato delimitato, per l'occasione, dal nastro rosso e bianco del cantiere all'opera, arresi alla fine della loro esistenza e alla forza degli uomini, una decina, e dei mezzi all'opera. Dopo il taglio sono entrate in azione le motoseghe e i pini distesi a terra sono stati fatti a pezzi: i tronchi sezionati e i rami tagliati per agevolare le operazioni di rimozione, portate a termine grazie alle manovre di una gru dotata di gancio meccanico che ha raccolto i resti e caricati sui rimorchi di un paio di camion che a loro volta, li hanno portati via dalla piazza. Sono stati numerosi i passanti che davanti i lavori in corso, hanno sgranato gli occhi: del resto la presenza dei pini marittimi in piazza XX Settembre è senza dubbio storica. Benché non siano alberi tipici della zona, sono stati collocati a contorno della piazza fin dai primi anni del Novecento, al posto di aceri campestri e di rose, pianta simbolo della città. Rose che tra l'altro, torneranno ad adornare la piazza la prossima primavera, quando ne saranno piantumati 180 esemplari.


NUOVI ALBERI


Al posto dei pini marittimi, invece, arriveranno 28 lecci distribuiti su due filari, lungo i lati maggiori del prato antistante la Rotonda. Saranno messi a dimora, come hanno spiegato nei giorni scorsi gli assessori Dina Merlo e Giuseppe Favaretto insieme al presidente di Asm Giuseppe Traniello Gradassi, subito dopo la fine dei lavori di abbattimento dei pini: attualmente quelli rimasti ancora in piedi sono 7, ma hanno i minuti contati. Oltre agli abbattimenti, le operazioni di riqualificazione prevedono la rimozione delle ceppaie e queste sono molte di più dei pini da abbattere. Sì, perché diverse appartengono ancora ai pini crollati a terra o abbattuti nel corso degli ultimi mesi, un po' a causa di qualche ondata di maltempo, come l'ultimo rovesciatosi lo scorso 22 novembre, un po' a causa della vecchiaia e dell'instabilità dell'apparato radicale. Non a caso lo scorso settembre ben 9 erano stati abbattuti, su indicazione del Comune e con il via libera della Soprintendenza, da Asm, società municipalizzata al 100% di proprietà del Comune, che gestisce il verde pubblico del territorio urbano. E proprio il presidente Traniello Gradassi ha chiarito che i lecci in arrivo saranno alti 4 metri con il tronco della circonferenza di 30-35 centimetri. La scelta dei lecci, anche questa approvata dalla Soprintendenza, è stata la conseguenza di un lungo lavoro di studio: «I lecci - aveva chiarito l'assessore Merlo - sono piante autoctone e sempreverdi, e appartengono alla stessa famiglia della quercia. La loro presenza consentirà una maggiore visuale della piazza e della Rotonda perché sono alberi dalla chioma che si sviluppa in verticale». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino