Chiesa in bilico a Valle di Cadore: partono i lavori per salvarla

Via ai lavori per salvare la chiesa di Valle
BELLUNO - Sarà la bellunese Tonet srl a mettere in sicurezza la chiesa di San Martino a Valle di Cadore. E’ stata fatta una gara esplorativa. Cinque le imprese...

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BELLUNO - Sarà la bellunese Tonet srl a mettere in sicurezza la chiesa di San Martino a Valle di Cadore. E’ stata fatta una gara esplorativa. Cinque le imprese invitate, due le offerte pervenute, la migliore è risultata quella di Tonet che entro breve potrà allestire il cantiere, di sicuro il più atteso in Cadore.

«Sono certa che di questo lavoro si parlerà a lungo ma non per quello che ha fatto il sindaco ma per l’impegno di chi vi si è dedicato» assicura Marianna Hofer che rivolge la sua personale gratitudine, che è quelle dell’intera comunità, ai progettisti e agli uffici del comune che non si sono risparmiati «ho visto i dipendenti lavorare oltre l’orario, anche di sabato e domenica, per seguire la pratica ed assicurare anche l’ordinario». Una piccola realtà come Valle che con i suoi uffici deve gestire un lavoro che vale un milione e 100 mila euro, non è ne semplice ne scontato ne per l’ufficio tecnico ne per la ragioneria. E’ stato un percorso lungo e complesso quello delle indagini sul terreno, «ma non è stata una perdita di tempo -assicura il sindaco Hofer- quanto l’opportunità di lavorare meglio al progetto».

CASO DI STUDIO
E così dopo i rilievi e le indagini fatte da esperti di più università italiane, anche da Vienna sono arrivati degli studiosi, si è dovuto procedere anche con sondaggi tradizionali per verificare la situazione già fotografata dagli esperti e garantire la maggior precisione possibile nella progettazione, in contemporanea l’Amministrazione provinciale ha svolto medesime azioni per l’area dell’abitato della parte finale di borgata Costa, quella a ridosso della chiesa. Si è dovuto fare le conferenze di servizi perchè le procedure, snellite del dopo Vaia, consentivano deroghe anche per la paesaggistica ma non per il monumentale: i terreni dove si interverrà sono della chiesa e quindi soggetti al vincolo. Spiega Marianna Hofer: «E’ stata una conferenza in presenza molto utile per confrontarsi ed avere l’ennesima conferma della buona se non ottima qualità del progetto di Siro Andrich che ha ricevuto i complimenti di tutti».

IL PERCORSO


Dopo questo passaggio si è provveduto ad approvare il progetto per indire la gara, tutte bellunesi le imprese invitate a manifestare interesse al lavoro, un momento questo segnato dalla non poca preoccupazione considerato l’aumento dei prezzi delle materie prime che di fatto sta rallentando se non fermando il comparto. I lavori sono ora in mano alla Tonet, azienda che ha sede a Santa Giustina e che da oltre 50 anni è una garanzia nelle costruzioni, scavi e sbancamenti, pavimentazioni ed asfaltature, lavori stradali, impianti di depurazione e opere civili; lavori idraulici, costruzione di paramassi e paravalanghe. Grande la soddisfazione per essere arrivati ai lavori, «quello che sembrava impossibile si realizzerà» e gratitudine per chi si è impegnato mettendoci passione e competenza, «l’ingegner Andrich e il geologo Belli non tanto per le capacità professionali, sulle quali nessuno ha dubbi, ma sulla passione umana che hanno messo per sviluppare il progetto e per quanto si sono presi a cuore la questione e questo rafforza la mia convinzione che al di la della professionalità a fare la differenza sia sempre la qualità umana». Di fatto attorno alla chiesa di San Martino si è stretta una grande sinergia che ha visto uniti Comune, Diocesi, Regione, Provincia, Soprintendenza e le Università. Ieri è già stato nominato il collaudatore e quindi «formalmente la parte burocratica è completata -spiega Marianna Hofer- conto che i lavori inizino a breve tenendo conto del tempo per il reperimento dei materiali sul mercato non facile, ma la ditta ci ha garantito che riusciranno a trovarli, e se il tempo ci assisterà speriamo di finirli per Natale». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino