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BOARA PISANI - «Addio, guerriera». Saluta così il sindaco di Boara Pisani, Andrea Gastaldello, la sua concittadina Chiara Veronese, 52enne morta mercoledì al termine di una lunga malattia. Amava la vita, il marito Valter e il figlio Marco e desiderava continuare a vivere per loro. Ma purtroppo un male inestricabile l’ha sottratta agli affetti. Per tentare di guarire, Chiara ha provato di tutto: ha seguito scrupolosamente le direttive dei medici e si è affidata anche a dei protocolli sperimentali di cura. Fino a quest’estate, stava discretamente bene: nonostante le fatiche delle terapie, frequentava le feste paesane e si era anche concessa un’indimenticabile vacanza con Valter a Rodi, la perla dell’Egeo. Ma nelle ultime settimane, il quadro clinico era peggiorato, tanto da richiedere il ricovero di Chiara all’hospice di Adria. Lì la donna è spirata l’altro ieri, circondata dall’affetto dei suoi cari. «La lotta è stata grande - racconta il parroco, don Francesco Lucchini - ma la pesantezza di questo male non ha trovato una preda arrendevole o remissiva. Fino all’ultimo, Chiara ha lottato con tutte le sue forze. Considerava la vita un dono ricevuto da Dio da vivere in pienezza».
I LEGAMI
Chiara Veronese era originaria di Montagnana e si era trasferita a Boara Pisani una decina di anni fa, assieme al marito Valter Sanatelli - carabiniere in congedo da qualche anno - e al figlio Marco, oggi diligente studente universitario.
Il Gazzettino