Cesare Cremonini, assalto allo stadio Euganeo. Fan in navetta e monopattino, lamentele per i prezzi: birra a 7 e panino a 8 euro

PADOVA - Dopo due anni di pandemia Padova ieri ha retto bene l'assalto dei 40mila fan di Cesare Cremonini arrivati da mezza Italia per la data a Nordest del tour Cremonini...

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PADOVA - Dopo due anni di pandemia Padova ieri ha retto bene l'assalto dei 40mila fan di Cesare Cremonini arrivati da mezza Italia per la data a Nordest del tour Cremonini Stadi 2022. Nonostante la giornata di gran caldo tutto è filato liscio, anche perché gran parte del pubblico è arrivato allo stadio Euganeo nel pomeriggio e si è messo pazientemente in coda ai vari ingressi. Nessuna tenda o fila di persone dal mattino per accaparrasi i posti migliori come fu per i mega concerti di Vasco o dei Pearl Jam; avvistati solo i bagarini che non devono aver fatto grandi affari. Il promoter locale Zed ha comunque richiamato più volte l'attenzione sull'autenticità dei tagliandi per evitare spiacevoli sorprese. Stringenti invece i controlli da parte delle forze dell'ordine, schierate lungo le strade ma anche in cielo con l'ausilio di un elicottero.


Concerto di Cremonini a Padova: come è andata


I parcheggi

Davanti ai parcheggi più vicini al campo da calcio (che costavano 25 euro) si è creato l'inevitabile serpentone di macchine e, come ormai d'abitudine per i grandi eventi, sono stati collocati dei new-jersey vicini alle entrate principali, ma tutti sono entrati senza problemi prima dell'inizio del concerto. Chi arrivava da corso Australia trovava chiusa l'uscita di Montà perché era stato attivato un percorso pedonale che dal Geox portava allo stadio. Chi ha provato ad arrivare dal centro città ha fatto notare che la passeggiata consigliata, di durata stimata in 20 minuti, da via Dante o piazza Mazzini ha invece richiesto quasi il doppio del tempo. I parcheggi di Limena e in zona Fiera, aperti dalle 8, sono stati serviti dalle due linee di servizio navetta fino al termine dello show, molto utilizzate. C'è anche chi ha optato per arrivare in monopattino a noleggio nella speranza di trovarne uno disponibile all'uscita. Inevitabili gli ingorghi un po' in tutta la zona, con auto parcheggiate in tutta Montà fino al lungo deflusso a sera tardi.

Controlli e sicurezza


La pacifica invasione è stata gestita dagli oltre 230 addetti della sicurezza che hanno controllato che gli spettatori non portassero all'interno i molti oggetti vietati, tra cui bottiglie di plastica, lattine, borracce, ombrelli, caschi, strumenti musicali. Impegnati in più turni anche molti agenti della polizia locale e delle forze dell'ordine, che hanno presidiato tutte le zone nevralgiche fuori e dentro lo stadio dove non sono stati segnalati particolari episodi. L'area è inoltre stata sorvolata per tutto il giorno dall'elicottero della polizia.


Birre, acqua e panini: prezzi alle stelle


Più di qualcuno si è lamentato per la birre a 7 euro, mentre l'acqua da mezzo litro costava 2 euro. Per tappare il buco nello stomaco il panino valeva 8 euro, un bombolone 5 euro e un arancino 6 euro. Abbastanza soddisfatti i cinque stand ufficiali che circondavano lo stadio: il gadget più richiesto è stata la bandana da 10 euro, seguita dalla maglietta con l'effigie di Cremonini (30 euro). Anche grazie ai ripetuti avvisi sulla necessità di idratarsi, non si sono registrati malori. «Abbiamo dislocate sei ambulanze ai lati della struttura ha affermato Andrea Franco, presidente della Croce Verde una è afferente al posto medico avanzato con tre medici per interventi in loco. Abbiamo schierato oltre cento volontari supportati da 30 del Servizio civile; siamo sempre pronti per situazioni simili ed è con grande emozione che siamo qui di nuovo a disposizione del pubblico». Presenti anche una dozzina di membri della Croce Rossa con la propria ambulanza. Fin dall'apertura dei cancelli gli spettatori di ogni età si sono posizionati nel prato, i più patiti nella zona gold sotto il palco, in attesa che le luci si accendessero e salisse il loro idolo per una serata che segna il ritorno della normalità nei grandi live.

 

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Il Gazzettino