UDINE - «Il Friuli Venezia Giulia merita un centro di produzione Rai a Udine dedicato a informazione e programmi in lingua friulana. È quanto chiediamo consenta la...
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Lo ha affermato il presidente del consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, riportando in sede di conferenza capigruppo i contenuti della lettera inviata al direttore generale Rai Corporate, Alberto Matassino, al direttore Relazioni istituzionali, Stefano Luppi, e al direttore del Coordinamento sedi regionali ed estere, Luigi Meloni. Nella missiva, che fa seguito all'incontro tra Zanin, il presidente della V Commissione consiliare, Diego Bernardis, e il presidente del Patto per l'Autonomia, Markus Maurmair, riscontrato il pieno accordo dell'assessore Fvg alle Lingue minoritarie, Pierpaolo Roberti, si ricorda quanto definito nella riunione telematica organizzata dal Corecom lo scorso 27 aprile per evidenziare «l'imprescindibile opportunità di dedicare il previsto aumento di risorse finanziarie al rafforzamento tecnologico, organico e strutturale della sede Rai di Udine, privilegiando la produzione in house di informazione e programmi».
Vengono ritenuti essenziali, inoltre, anche il rafforzamento del ruolo di vigilanza della Commissione paritetica consultiva in merito alla destinazione dei fondi e alla qualità della programmazione, oltre alla verifica degli standard previsti anche in termini di personale con particolare riferimento alla sede di Udine. A questo proposito, si cita espressamente la previsione di un adeguato livello di organico da mantenere costante nel tempo a tutela della qualità della programmazione e del centro di produzione, chiedendo anche la garanzia, da parte della Rai, di investimenti in rinnovo tecnologico in ambito radiofonico e televisivo, con conseguente disponibilità di adeguate risorse per assicurare l'operatività e la piena efficienza della sede regionale Rai.
«Naturalmente - ha evidenziato Zanin - sono da confermare in toto le risorse destinate ai programmi Rai in lingua slovena, in quanto contribuiscono a certificare la multiculturalità e il plurilinguismo di una regione che fa delle sue diversità un patrimonio irrinunciabile». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino