Adria, inaugurato in viale Risorgimento il centro della comunità islamica

Inaugurato il centro della comunità islamica ad Adria
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ADRIA  - «Questo per noi è un grande giorno, un grande giorno per la comunità mussulmana. Siamo veramente felici. Questa struttura rappresenta un luogo di culto per noi, di dialogo con gli italiani e di cooperazione. È anche un posto dove imparare la nostra lingua e le nostre tradizioni. Le nostre porte sono sempre aperte per tutti». Lo ha sottolineato Rachid Hamdi, imam della comunità islamica adriese e del Basso Polesine al taglio del nastro del nuovo luogo di culto della comunità islamica di viale Risorgimento. Nella struttura che un tempo era adibita a Tempio dei Testimoni di Geova, la comunità islamica ha trasferito il suo centro religioso di via Chieppara. Al simbolico taglio del nastro erano presenti Mustapha Al Hajraani, presidente della confederazione islamica italiana arrivato da Torino, Abelmottalib El Nadydy presidente delle comunità islamiche del Veneto e Charif Al Charquaani, console del Marocco. Per palazzo Tassoni erano presenti il primo cittadino Omar Barbierato, il presidente del consiglio Francesco Bisco e il consigliere Federico Paravolo. 


«Costruiamo ponti tra culture e religioni diverse - ha evidenziato Barbierato - per superare le tante criticità e sfide che il mondo ogni giorno ci mette davanti. Insieme saremo più forti se sapremo rispettare la Costituzione e seguire i suoi dettami». Le parole di Barbierato sono state riprese nei diversi interventi. Forte il desiderio di integrazione tra persone di diverse tradizioni, culture, nazionalità e religioni. La struttura sarà punto di riferimento per gli oltre tremila islamici, di diverse nazionalità, presenti nel Delta. Secondo i dati forniti da Hamdi sono circa una trentina i fedeli che si ritirano in preghiera ogni giorno mentre il luogo di culto, per la preghiera del venerdì, è frequentato da una cinquantina di persone.

 

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Il Gazzettino