Centri estivi, la macchina si rimette in moto. A Pordenone tariffe invariate

Centri estivi, la macchina si rimette in moto. A Pordenone tariffe invariate (Foto di congerdesign da Pixabay)
PORDENONE - Giorni decisivi per i centri estivi: per quelli comunali, le prime indicazioni sono state fornite dal sindaco nei giorni scorsi ed è imminente la partenza delle...

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PORDENONE - Giorni decisivi per i centri estivi: per quelli comunali, le prime indicazioni sono state fornite dal sindaco nei giorni scorsi ed è imminente la partenza delle iscrizioni. Ma anche fra le altre realtà sono i giorni in cui si stanno aggiustando i progetti alla luce delle linee guida nazionali e regionali.

PUNTI VERDI COMUNALI
Per i due punti verdi comunali sono stati reperiti 165mila euro aggiuntivi rispetto alla somma normalmente stanziata, per mantenere inalterate le tariffe – 195 euro per quattro settimane –, a fronte di costi triplicati. Accoglieranno 120 bambini dai tre ai sei anni negli Istituti comprensivi cittadini e 50 bimbi da zero a tre anni nei due centri d’infanzia comunali. Il periodo di attività è stato strutturato secondo un sondaggio: saranno garantite sei settimane – due in più rispetto all’anno scorso –, dall’ultima di giugno alla prima di agosto, con orario 7.45-16. Iscrizioni al via dall’8 giugno. Il Comune concederà poi contributi ai gestori di punti verdi privati, associazioni, parrocchie che si impegnano a mitigare la tariffa per la fascia 6-11. Il plafond è di 45mila euro, ai quali dovrebbe aggiungersi un trasferimento statale, del valore stimato di circa 100mila euro. Resta da vedere se potrà essere erogato sotto forma di contributo agli enti organizzatori o se sarà il Comune a doverlo gestire direttamente, per esempio finanziando gli interventi di igienizzazione.
DON BOSCO
Fra le realtà tradizionalmente più attive nell’organizzazione dei centri estivi c’è l’oratorio Don Bosco, a sua volta costretto a fare i conti con i nuovi protocolli. «Domani mattina (oggi, ndr) presenteremo tutta la documentazione del progetto – spiega don Gilberto Driussi – e poi dovremo attendere l’ok del Comune e dell’Asfo per poter dare il via alle iscrizioni». L’emergenza Covid-19 ha imposto molti cambiamenti: «Abbiamo dovuto spostare l’avvio dalla metà di giugno a fine giugno o all’inizio di luglio. Abbiamo previsto numeri inferiori, ragazzi suddivisi in gruppetti fissi e un triage di accoglienza. Oltre alle linee guida, ci siamo imposti altri due criteri: il primo è quello di offrire il servizio al maggior numero possibile di famiglie, a costo di ridurne la durata a due sole settimane per ciascuno. Questo ci permetterà di accogliere più o meno lo stesso numero di ragazzi degli anni scorsi, oltre 300, ma per periodi più limitati. Inoltre, abbiamo cercato di rendere i centri estivi divertenti e interessanti. Anche per questo li abbiamo strutturati su mezze giornate, perché sarebbero gli stessi ragazzi ad annoiarsi, dovendo trascorrere tutto il tempo con gli stessi compagni». La suddivisione in turni da mezza giornata servirà anche a consentire le igienizzazioni. Inevitabili le ricadute sui costi: «Abbiamo chiesto il meno possibile, ma necessariamente sarà di più rispetto agli anni passati. Purtroppo questa situazione ci impone di lavorare di più per offrire dimeno».
ALTRE REALTÀ

Alla parrocchia del Sacro Cuore è in programma per domani la riunione del Consiglio pastorale per decidere in merito al Grest, mentre nella stessa data la parrocchia di San Lorenzo a Rorai Grande ha organizzato per le 17.30, in oratorio, un incontro informativo sul Punto verde per i bambini delle elementari, che dovrebbe svolgersi dal 6 al 31 luglio. Avviate le preiscrizioni alla parrocchia di Sant’Agostino, a Torre, per valutare la possibilità di organizzare un Punto verde dal 15 giugno al 10 luglio, per tre settimane al massimo, con accoglienza e uscita scaglionate e gruppi da sette bambini per le elementari e dieci per le medie, con un massimo di 80 iscritti. Fra le altre realtà, la società Pordenone Calcio annuncia per ora “coming soon” in riferimento al Pn junior camp. L’altra faccia della medaglia sono le opportunità di lavoro per molti giovani. È il caso, per esempio, dell’Opera Sacra famiglia, che nei giorni scorsi ha avviato la ricerca di animatori per i suoi centri estivi. L Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino