Profughi: «Liti e risse ogni giorno, sanno di restare impuniti»

Profughi: «Liti e risse ogni giorno, sanno di restare impuniti»
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PADOVA - (F.G.) Non esiste ordine, non viene riconosciuta alcuna autorità e basta un niente perché il pagliaio prenda fuoco: la situazione dei profughi nei centri di accoglienza nel padovano rischia di diventare esplosiva per la mancanza di punti di riferimento per le centinaia di ospiti di associazioni e cooperative. A dirlo è uno dei molti operatori che, ogni giorno, si trovano a dover gestire situazioni di tensione, risse, baruffe e litigi.


«Sanno che possono fare tutto quello che vogliono e che nessuno gli farà niente spiega l'operatore, che intende rimanere anonimo per timore di ritorsioni e per conservare il suo posto di lavoro e purtroppo noi stessi non possiamo sempre fare affidamento sulle forze dell'ordine». Accuse gravissime, che trovano una pronta spiegazione. «Accade spesso che le tensioni all'interno dei centri degenerino in risse o aggressioni rivela il testimone e capita che i rappresentanti dell'ordine rimangano ai margini, in attesa che le cose si risolvano da sole. Intanto noi operatori siamo spesso presi in mezzo e a volte qualcuno prende pugni e schiaffi»...
 
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Il Gazzettino