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CAVARZERE - Picchiato a sangue il preparatore dei portieri. Sono gravi le accuse nei confronti di due tesserati del Cavarzere. L’ennesimo episodio di violenza nel mondo del calcio dilettanti si è verificato domenica a Cavarzere al termine della sfida di promozione tra i padroni di casa e l’Usd Abc - Arre Bagnoli. Il preparatore dei portieri degli ospiti al termine del match vinto di misura dal Cavarzere 3-2 mentre stava entrando negli spogliatoio per farsi la doccia, denuncia la società padovana, sarebbe stato aggredito da due tesserati del Cavarzere a calci e pugni in faccia.
Ieri la società Usd Abc - Arre Bagnoli ha diramato un comunicato ufficiale nel quale condanna l’episodio e annuncia di voler proseguire per vie legali. «La società Usd Abc Arre Bagnoli calcio - si legge nella nota - esprime solidarietà al suo tesserato che domenica pomeriggio, al termine dell’incontro di campionato, ha subìto un grave atto di violenza da parte di due tesserati della società Calcio Cavarzere.
NESSUNA REPLICA
Della vicenda è al corrente il sindaco di Bagnoli di Sopra, Roberto Milan che ieri ha riferito: «Esprimo la mia vicinanza al tesserato che ha subito violenza e alla società USD ABC - Arre Bagnoli Calcio e auguro una pronta guarigione. Spero che la giustizia ordinaria e quella sportiva punisca i responsabili e allontani i delinquenti dal calcio e da tutti gli sport. E’ assurdo che si vivano situazioni di questo tipo. Il tesserato della squadra del nostro paese è rimasto ferito, ma visto come sono andate le cose poteva davvero avere conseguenze più gravi».
Nessuna replica, per ora, dal Cavarzere. «Abbiamo interessato i nostri legali, ci riserviamo di vedere gli atti prima di qualunque dichiarazione», commentano dalla società. Allo stadio, domenica, c’era anche il sindaco Pierfrancesco Munari, indimenticato ex bomber della squadra di casa. «Ho visto la partita fino alla fine e non è successo nulla durante i 90 minuti, nessun momento di tensione in campo - commenta - non so cosa sia successo dopo perché me ne ero già andato, mi hanno riferito di un po’ di parapiglia e di spinte, ma francamente nessuno mi aveva parlato di una aggressione».
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