Cavallo da 2 milioni di euro fuoriclasse nel salto ad ostacoli: peccato che non sia mai stato acquistato. Sequestrato in fiera

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VERONA -  Per tre anni quel cavallo, fuoriclasse nella disciplina del salto a ostacoli, aveva collezionato successi su successi vincendo gare e trofei di ogni genere. In questi giorni, inoltre, doveva essere uno dei pezzi pregiati (anche economico: il suo valore infatti è stimato intorno ai due milioni di euro) della Fiera Cavalli di Verona: qui, infatti, avrebbe dovuto partecipare alla competizione valida per la coppa del mondo. Peccato, però, che Irish Coffee, questo il nome dell’animale, non fosse mai stato pagato. Il cavallo, su disposizione del tribunale di Modena, è stato quindi sequestrato per essere riconsegnato in Olanda a quello che, a tutti gli effetti, oggi è ancora il suo legittimo proprietario. 

LA VICENDA
Quella che avrebbe dovuto essere una compravendita risale, appunto, al 2020. Protagonisti un grosso commerciante internazionale olandese, Bart Gommeren, che aveva ceduto in conto vendita a un giovane cavaliere carpigiano, Elia Matteo Simonetti, questo cavallo pezzato di razza. I due si erano accordati sottoscrivendo un accordo con patto di riservato dominio. L’acquirente si era impegnato a corrispondere il prezzo pattuito, ma le cose non erano andate proprio così. Anzi: Simonetti aveva venduto subito Irish Coffee a una società gestita da una donna, senza però saldare il suo debito iniziale. Il paradosso era proprio questo: mentre quel campione continuava a vincere, il suo passaggio di proprietà non era mai stato formalizzato. 

IL SEQUESTRO
Il commerciante olandese ha deciso di affidarsi quindi all’avvocato Federico Veneri del foro di Venezia, chiamato ad affiancare gli altri due difensori (Caterina Brambilla ed Emilio Baviera del Foro di Milano) che avevano portato avanti il procedimento che però dopo tre anni era ancora in stallo. Con una serie di istanze, il pool è riuscito a ottenere il sequestro del cavallo con provvedimento dell’8 novembre 2023. Il giudice modenese ha infatti accolto la teoria difensiva dei legali: non essendo stato corrisposto il prezzo, la vendita non aveva prodotto effetti ed il terzo acquirente era in mala fede. Motivo, dunque, per cui non può risultare efficace alcun trasferimento di proprietà. Irish Coffee ha dieci anni, è nel fiore della sua attività sportiva e questa situazione di limbo rischiava di costituire un’ulteriore grave perdita economica per il commerciante olandese. 

LE SANZIONI


La vicenda aveva avuto negli anni ulteriori ripercussioni. Simonetti, nell’aprile del 2022, era stato sanzionato dal tribunale della Fise (Federazione italiana sport equestri) a sei mesi di squalifica e condannato a 3mila euro di multa. Dall’azione civile mossa dal commerciante olandese (che aveva portato anche a un decreto ingiuntivo europeo) era partita anche un’indagine della procura di Modena che aveva messo sotto inchiesta il 29enne cavaliere carpigiano. Gli inquirenti avevano scoperto una sorta di sistema che Simonetti avrebbe applicato in più occasioni: Secondo l’accusa, come riportato dalla “Gazzetta di Modena”, il giovane avrebbe replicato il raggiro inviando ai proprietari ricevute di bonifici falsi, in realtà mai avvenuti. Ogni volta, il cavaliere avrebbe rivenduto gli animali a prezzo maggiorato a terzi tenendosi per sé i proventi dell’affare. Un giro, secondo gli investigatori, che si aggirerebbe intorno ai cinque milioni di euro.
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Il Gazzettino