Arpav: dai fiumi arriva di tutto, niente bagni vicino alle foci di Caorle, Cavallino e Chioggia

Arpav: dai fiumi arriva di tutto, niente bagni vicino alle foci di Caorle, Cavallino e Chioggia
Dopo le piogge salgono i batteri in mare e l'Arpav invita parte dei Comuni costieri, attraversati dal corso dei fiumi (Cavallino, Caorle e Chioggia), a mettere il divieto di...

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Dopo le piogge salgono i batteri in mare e l'Arpav invita parte dei Comuni costieri, attraversati dal corso dei fiumi (Cavallino, Caorle e Chioggia), a mettere il divieto di balneazione. Sono effetti del maltempo prolungato di maggio: così il Sile, nel caso di Cavallino-Treporti, ha trascinato a valle e poi riversato in mare detriti e residui batterici evidenziati dai campionamenti Arpav.


Entro le prossime 48 ore la stessa Arpav comunicherà l'esito delle nuove analisi. Prima ordinanza dal sindaco di Cavallino-Treporti, Roberta Nesto. Poi a ruota  Chioggia e Caorle. Nessun divieto al momento a Jesolo, comune che ha comunque ricevuto la comunicazione. In questo caso però i valori riscontrati sono più bassi rispetto alle altre spiagge e limitati solo alla foce del Piave a Cortellazzo. Per questo, in considerazione del fatto che la comunicazione di Arpav non rappresenta un obbligo, l'amministrazione comunale ha deciso di non attuare nessuna ordinanza, attenendo l'esito dei prossimi monitoraggi. A Cavallino-Treporti la balneazione tra oggi e domani sarà vietata nel tratto di costa compreso tra Cavallino (foce del Sile) e Ca' di Valle. «Il provvedimento spiega il sindaco Roberta Nesto ha carattere assolutamente provvisorio e si è reso necessario in quanto i campionamenti di Arpav hanno evidenziato una concentrazione insolita di parametri batterici provocati dai residui delle scorse mareggiate. Abbiamo richiesto nuovi campionamenti e quindi di raccogliere nuovi dati sulle nostre acque, la qualità delle quali, va ribadito, non viene assolutamente messa in dubbio da questo che è un fenomeno dal carattere puramente eccezionale, ed è tra l'altro limitato solo all'area a ridosso della foce. Una zona chiaramente più esposta al deposito di detriti trasportati a valle a seguito delle grandi piogge. Con l'esito dei nuovi campionamenti confidiamo di poter rimuovere l'ordinanza».
RIFIUTI

Sullo sfondo rimane però un problema, quello dei rifiuti trascinati sulle spiagge dai fiumi. O come accaduto in questi casi di presunte tracce di batteri provenienti da chissà quale scarico. «È una questione che va affrontata una volta per tutte dice sempre la prima cittadina litoranea i comuni costieri non possono essere lasciati sempre da soli: già nei mesi invernali dobbiamo pagare i costi per la rimozione dei rifiuti spiaggiati ma prodotti da altri, adesso c'è anche questa situazione. Chiederò personalmente alla Regione di intervenire, con un tavolo di lavoro aperto a tutti i comuni affacciati sul Sile». A sottolineare l'assoluta eccezionalità del fenomeno e circoscrizione dell'area interessata viene ribadita anche dal presidente del Parco Turistico di Cavallino-Treporti, Paolo Bertolini: «I nostri ospiti, o quanti stanno programmando le loro vacanze spiega - non hanno nulla di che preoccuparsi. Il fenomeno eccezionale causato dalle forti piogge del periodo non inficerà la loro possibilità di godersi il nostro litorale. Già nelle prossime ore la situazione dovrebbe ristabilirsi».
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Il Gazzettino