Solo 19 insegnanti hanno rifiutato il posto fisso in Veneto. C’era tempo fino alla mezzanotte di venerdì per dire no all’incarico, ma quasi tutti hanno preferito accettare...
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La "fase b" ministeriale, quella prevista dalla "Buona scuola", non aveva calcolato che le graduatorie di alcune classi di concorso erano ormai agli sgoccioli. Quindi dei 2047 posti attribuiti al Veneto in realtà solo 984 sono stati assegnati e di questi hanno accettato l’incarico 965. Tutti gli altri - quindi i 1063 più i 19 che sono stati rifiutati - sono rimasti vacanti. Alla "fase b" potevano partecipare solo i docenti inseriti nelle graduatorie ad esaurimento, quindi si tratta di insegnanti vincitori di concorso o in ogni caso già abilitati. E queste graduatorie, per alcune materie, erano ormai già esaurite o quasi. È capitato per il sostegno, ma anche per spagnolo, matematica, fisica e in genere le materie di area scientifica.
Le scuole più penalizzate, quindi quelle che mercoledì 16 settembre, primo giorno di scuola, avranno numerose cattedre ancora vuote sono state le medie. Anche perché, in questa fase, la legge non prevedeva immissioni in ruolo né nella scuola dell’infanzia e nemmeno alle elementari. Alle medie erano invece disponibili 478 posti in tutto il Veneto, ma alla fine ne sono stati assegnati solamente 125, mentre addirittura 353 sono rimasti vuoti. Un po’ meglio, ma nemmeno tanto, è andata alle scuole superiori dove i posti disponibili erano 402 e le immissioni in ruolo andate a buon fine sono state 111; ma fatti due conti anche qui 291 cattedre sono rimaste vuote. Quindi alla fine nei cosiddetti posti comuni delle 880 cattedre disponibili sono state occupate dai nuovi insegnanti entrati in ruolo solamente 236, mentre 644 verranno nei prossimi giorni occupate da precari. Poi rimane la nota dolente del sostegno: dei 1167 posti disponibili, di cui 500 alle elementari e 586 alle medie, le assegnazioni sono andate bene per 748 casi, mentre 419 cattedre sono rimaste vacanti.
A tutto questo si somma l’incognita di quanti docenti, pur avendo accettato la cattedra in questa fase, entreranno in realtà in servizio solamente nel settembre del 2016. La legge prevede infatti che chi aveva già ottenuto una supplenza annuale potesse mantenerla rinviando di un anno il servizio in ruolo. E solo domani si saprà quanti sono. Domani, infatti, tutti i docenti che hanno accettato l’incarico sono stati convocati negli Uffici scolastici provinciali, mentre quelli che hanno la supplenza devono comunicare dove prenderanno servizio. Quindi ai 1063 posti da dare ai supplenti se ne sommeranno altri che dai primi riscontri non dovrebbero essere nemmeno pochi. «Alla fine la volontà del governo di stabilizzare gli insegnanti non ha raggiunto gli obiettivi che si era posto» dice Giovanni Giordano che appartiene a quella "costola" dello Snals che ha promosso il referendum abrogativo per la legge 107 nota come "Buona scuola". Tutti gli altri sindacati, Gilda, Cgil, Cisl e Uil, sono propensi a non abrogare l’intera legge, ma a modificarne alcune parti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino