Caterina, ora scatta la solidarietà: «Chi offende non capisce niente»

Caterina Simonsen
PADOVA «È un momento difficile, abbiamo un sacco di cose da fare e certo questa vicenda non facilita le cose». Così la mamma di Caterina Simonsen, la ragazza padovana affetta...

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PADOVA «È un momento difficile, abbiamo un sacco di cose da fare e certo questa vicenda non facilita le cose». Così la mamma di Caterina Simonsen, la ragazza padovana affetta da quattro malattie genetiche rare che si è vista recapitare insulti e minacce di morte per aver postato, su Facebook, un ringraziamento alla ricerca scientifica che si serve anche di test sugli animali.




La facoltà di Medicina veterinaria di Bologna, dove la venticinquenne è iscritta, le si è stretta attorno: «Vogliamo fare sentire a Caterina la nostra solidarietà e la nostra vicinanza, anche perché lei sta vivendo una vita difficile». Anche il segretario del Pd Matteo Renzi è intervenuto sul caso padovano: «Ho visto il suo video - ha detto - e voglio dirlo con tutta la mia forza: io sto con Caterina».



Innumerevoli poi i post di incitamento pubblicati sulla bacheca della giovane. «Cara Caterina, non dar peso alle parole di quegli idioti che paragonano un essere umano a un animale! Io ho fatto il veterinario per 40 anni - testimonia Pier Giorgio Monetti - e non ho mai inflitto sofferenze agli animali, ma ho fatto tanta sperimentazione su di essi perché la ritenevo, e ritengo, fondamentale per l'avanzare della scienza. Gli animalisti, che parlano di vivisezione senza saperne nulla e la confondono con la sperimentazione, sono quegli imbecilli che vanno in un allevamento di visoni, "liberano" migliaia di animali e li fanno morire di fame, freddo, travolti dalle auto».





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