Catasto Asburgico in tilt, migliaia di compravendite non registrate e il tribunale si muove

Cortina d'Ampezzo: il Catasto Tavolare asburgico è in arretrato di migliaia di pratiche
CORTINA D'AMPEZZO - Duemila, o addirittura tremila, pratiche ferme. Due anni di arretrato. L'ente Tavolare, il catasto Asburgico di Cortina, è in tilt e ora a...

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CORTINA D'AMPEZZO - Duemila, o addirittura tremila, pratiche ferme. Due anni di arretrato. L'ente Tavolare, il catasto Asburgico di Cortina, è in tilt e ora a manifestare la propria insofferenza è anche il tribunale. Il Comune però ha un piano che è già partito. Obiettivo: azzerare l'arretrato, un problema cronico che si trascina da anni ma per il quale, nel 2020, arriverà l'informatizzazione. 


«Ho scritto anche a Roma. Il Comune di Cortina non ci aiuta nella gestione del Tavolare» a dirlo la numero uno del tribunale di Belluno, la presidente Antonella Coniglio. La situazione del Catasto asburgico è infatti diventata insostenibile anche agli occhi del Palazzo di giustizia. «Una volta al mese applichiamo un magistrato al Tavolare. Ricordo che si tratta di un ufficio che ha potere costitutivo - spiega Coniglio - fino a quando non vieni registrato nel Tavolare non sei formalmente proprietario di un bene. Si immagini quanti problemi questo può causare a qualcuno che compra il bene e non ne può disporne immediatamente in modo pieno (basta pensare a quanto si allungano i tempi in caso di compravendita ndr)» prosegue la presidente del tribunale.
   

La causa di lungaggini e inefficienze? È necessario cercarla altrove secondo la presidente. «Tutto l'ufficio gira attorno al personale del Comune, che distacca però poche forze. Noi mettiamo a disposizione il giudice ma è il Comune che non ci aiuta e il ritardo attualmente è diventato pesante. Per questo mi sono vista costretta a scrivere a Roma». Per inviare un giudice a Cortina il tribunale, siccome da anni sono vacanti i due posti di autista in organico, viene chiesto il prestito alla Procura. LA SOLUZIONE Qualcosa però sta cambiando come illustra il vicesindaco Luigi Alverà che ha delega all'ente. «Due mesi fa abbiamo fatto un bando che è andato a buon fine individuando una professionalità di tipo D, è già in servizio da alcuni giorni. Con un altro concorso tra le tre persone che volevamo assumere c'era anche un tecnico di livello C, proprio per il Tavolare, inoltre abbiamo spostato un'altra persona». Insomma nel giro di pochi giorni l'organico potrebbe salire a sei unità. Per altri tre nuovi arrivi, per informatizzazione e smaltimento arretrati, si valuta invece la formula dell'assunzione a tempo determinato: «I tempi saranno molto brevi» assicura Alverà. Andrea Zambenedetti
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Il Gazzettino