Castelmassa. Vengono sorpresi a rubare in casa dal vicino che dà l'allarme: tre giovani condannati

Castelmassa. Vengono sorpresi a rubare in casa dal vicino che dà l'allarme: tre giovani condannati
CASTELMASSA (ROVIGO) - Erano stati beccati con le mani nel sacco, pronti a razziare un'abitazione di Castelmassa, arrestati grazie anche alla tempestiva segnalazione di...

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CASTELMASSA (ROVIGO) - Erano stati beccati con le mani nel sacco, pronti a razziare un'abitazione di Castelmassa, arrestati grazie anche alla tempestiva segnalazione di un vicino di casa ed alla pronta risposta dei carabinieri. Ieri Gienaro Stankova, 21 anni, Giuliana Dordevic e Hanifa Mijajlovic, di 23 e 21 anni, tutti di origini bosniache e residenti a Castelbaldo, sono stati condannati per tentato furto aggravato dal giudice Alessia Vanoli, rispettivamente ad una pena di 1 anno 1 mese e 10 giorni il ragazzo, per il quale è scattata la sospensione condizionale, e a 1 anno e 4 mesi ciascuna le due ragazze, per entrambe senza la condizionale. L'accusa aveva chiesto una pena ben più severa: 4 anni a ciascuno.


L'importante risultato fatto segnare dalle forze dell’ordine in questa vicenda, è arrivato anche grazie alla prontezza di un vicino dell’abitazione che si è insospettito per l'arrivo di un'auto con targa straniera e ha prontamente chiamato il 112 quando ha poi visto una donna aggirarsi davanti alla casa i cui proprietari sapeva in quel momento essere assenti.

PREZIOSA SEGNALAZIONE

L'arresto risale al pomeriggio del 15 febbraio scorso, a Castelmassa; ad intervenire sono stati proprio i militari della stazione e dell’Aliquota Radiomobile massese. Tutto si è messo in moto con la segnalazione di una persona residente poco distante alla casa che era stata presa di mira dai “topi d'appartamento”. L’operatore della Centrale ha subito inviato le pattuglie sul posto, tenendo la persona al telefono fino all'arrivo dei colleghi nel luogo della segnalazione. Nel corso della telefonata, il vicino ha quindi così descritto “in presa diretta” all'operatore della Centrale come la donna scesa dall'auto si fosse coperta con il cappuccio della giacca una volta arrivata davanti del cancello di ingresso dell'abitazione; intanto altre due persone scendevano dall'auto, un’altra donna, che si è posta “di vedetta” sulla strada, e un uomo, che dopo aver camminato lungo il perimetro dell'abitazione, ha piegato la rete di recinzione ed è entrato all'interno. Proprio in quel momento, però, sono arrivati i carabinieri che hanno fatto scattare una precipitosa fuga dei tre, che è stata però bloccata sul nascere. I tre giovani sono stati quindi arrestati in flagranza per l'ipotesi di reato di tentato furto in abitazione. Nel corso della perquisizione personale al 21enne è stato trovato addosso anche un grosso cacciavite. I tre, tutti con precedenti, erano stati poi accompagnati ai rispettivi domicili, a disposizione della Procura. 

LA DIRETTISSIMA 

Nella direttissima del giorno seguente il giudice Vanoli, aveva convalidato l'arresto e disposto nei loro confronti la misura dell'obbligo di dimora con permanenza in casa dalle 19 alle 7, come chiesto dalla Procura, concedendo poi i termini a difesa e rinviando il procedimento all'udienza di ieri, nella quale è poi arrivata per i tre la condanna in primo grado.

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Il Gazzettino