Dall'ombra della cassa integrazione, al bonus di 500 euro ai 30 dipendenti: così Eta System premia la sua squadra

Il titolare e i figli dell'azienda di Castelfranco Veneto
CASTELFRANCO - Premio da 500 euro ai 30 dipendenti. Questa l'iniziativa portata avanti nella busta paga del mese di maggio dalla Eta System, azienda di Castelfranco Veneto...

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CASTELFRANCO - Premio da 500 euro ai 30 dipendenti. Questa l'iniziativa portata avanti nella busta paga del mese di maggio dalla Eta System, azienda di Castelfranco Veneto appartenente al mondo dell'automazione industriale. «Avendo acquisito molte commesse e richiesto uno sforzo straordinario ai nostri collaboratori, abbiamo deciso di dare loro questo riconoscimento – spiega il titolare Denis Maggiotto - Qualche mese fa pensavamo di dover arrivare a mettere in cassa integrazione alcuni lavoratori, non tanto per mancanza di ordini ma perché non arrivava la componentistica. Oggi, grazie ad alcuni ordini importanti, abbiamo un orizzonte temporale che ci dà una certa tranquillità e che ci permette di incentivare i nostri dipendenti».

Dall'idea della cassa integrazione al bonus: così Eta System ha premiato i dipendenti

Una situazione complessa per molte realtà aziendali. E ognuno, a modo proprio, cerca di reagire. Quella dell’azienda castellana Eta System racconta di un sistema estremamente collaborativo tra imprese che hanno rapporti di fornitura. La componentistica elettronica infatti continua ad arrivare in ritardo, anche di 11 mesi se si tratta di alcune tipologie di processori cpu. «L’accordo raggiunto con i nostri fornitori è che noi realizziamo un quadro elettrico e lo consegniamo loro parzialmente finito. La componentistica elettronica, che ha tempi di arrivo lunghissimi, la assemblano direttamente loro, in base agli accordi che hanno stabilito con i loro fornitori» spiega Maggiotto. «Sembra esserci una sorta di mercato parallelo della componentistica con alcuni broker che hanno acquisto grandi partite di materiali prima della crisi e ora le vendono al maggior offerente, in una corsa al rialzo sproporzionata e iniqua – dice Maggiotto - Questo ha spinto noi e i nostri clienti a riorganizzarci. Abbiamo così potuto valorizzare i nostri dipendenti, tenendoli fidelizzati alla nostra azienda».

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Il Gazzettino