SPINEA - «Quella che stiamo completando è un'operazione di ingegneria navale senza eguali e senza precedenti. Siamo partiti da zero per arrivare ad ottenere grandi...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La società è nata nel 1998 per occuparsi di progettazione e ristrutturazione di ogni tipo di imbarcazione, dai traghetti alle navi oceanografiche passando per yacht e navi da carico; da due anni e mezzo tecnici e ingegneri sono concentrati sull'operazione-Concordia. La Spline è infatti l'azienda che ha progettato i trenta cassoni riempiti di aria compressa e agganciati allo scafo, fondamentali lo scorso settembre per ruotare la nave e consentire di trasferirla nei prossimi giorni nell'area portuale di Genova dove sarà demolita. I tecnici di Spinea si sono occupati anche dello studio idrostatico per analizzare la galleggiabilità e la stabilità dello scafo della Concordia.
«Già da 10 anni lavoriamo con l'azienda Micoperi di Ravenna, che segue l'intervento assieme al colosso americano Titan, leader mondiale nel recupero di relitti - racconta Scaglioni, che ha 67 anni ed è arrivato in Veneto nel 1973 per collaborare con lo storico cantiere Breda di Porto Marghera -. La nostra proposta è risultata vincente perché garantiva la possibilità di portare via la nave in un unico pezzo e di ripristinare al meglio la zona di maggior impatto ambientale. Ci siamo occupati di tutto, dalla progettazione strutturale allo studio dell'investimento».
Il primo contatto con l'operazione-Concordia è stato nel febbraio del 2012, a poche settimane dall'incidente: «Abbiamo subito pensato a questi cassoni, compartimenti che servono a far galleggiare il relitto - prosegue l'ingegnere -. Ad aprile 2012 abbiamo firmato il contratto e ci siamo buttati a capofitto in un progetto tanto complesso quanto stimolante».
Il trasferimento della Concordia dal Giglio a Genova è previsto per lunedì o al massimo martedì, molto dipenderà dalle condizioni meteo e dalle ultime verifiche tecniche. Verifiche che ovviamente Scaglioni e i suoi uomini stanno seguendo passo dopo passo. Dopo oltre due anni e mezzo, la Costa Concordia lascerà l'isola del Giglio e tornerà a galleggiare da sola. Grazie proprio a quei grandi «salvagenti» pensati nel Veneziano. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino