UDINE - Singolare forma di “spesa proletaria” in un negozio di alimentari di Udine, ieri pomeriggio, mercoledì 11 novembre. Alcuni clienti del market hanno fatto la spesa...
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Ma al momento dell’emissione dello scontrino qualcosa non quadrava e se n’è accorto il responsabile del punto vendita che forse nutriva già qualche sospettosulla dipendente; in sostanza tutto quanto messo nel carrello avrebbe dovuto essere pagato oltre cento euro. La cassiera, invece, ha battuto uno scontrino cinque volte più basso, attorno ai 20-22 euro.
Non è chiaro perché lo abbia fatto: voleva forse “aiutare” la famiglia che stava facendo la spesa perché sapeva che versa in condizioni di difficoltà economica? Forse voleva “spartire” l’insolito bottino alimentare con loro? Forse era una parente e avrebbe poi preso parte a una cena con quegli stessi clienti “favoriti” nel pagamento? Tutte ipotesi.
Certo è che adesso è finita nei guai: potrebbe perdere il posto o, nella migliore delle soluzioni, essere “perdonata” dal responsabile del punto vendita dopo una lungo ramanzina. Sul posto sono stati chiamati i carabinieri della Compagnia di Udine che, oltre a identificare tutti i soggetti coinvolti, hanno anche cercato di “mettere pace” tra il responsabile, la dipendente, e gli stessi clienti, riportando una situazione di tensione alla calma. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino